Le mamme dei gruppi di catechesi hanno promosso un momento alternativo ai richiami di Halloween: una serata gioiosa per sottolineare l'appuntamento con i Santi e il ricordo dei defunti
Ci siamo, il 31 ottobre è vicino. Come avviene ormai da qualche anno in Trentino, schiere di bambini vestiti come fantasmini o streghine sono pronti a percorrere le strade e bussare alle porte dei nostri paesi con la richiesta scherzosa: “scherzetto o dolcetto?”. Questi party ed eventi in stile “nuovo gotico”, legati al ricordo dei defunti ed ai simboli della morte, si rifanno (spesso con intenti puramente commerciale, talvolta nelle scuole con racconti in lingua inglese) a secolari tradizioni rispettate nel mondo anglosassone, riciclate in Italia.
Il giudizio di perplessità, richiamatoci dalla lettera di qualche genitore amareggiato e affiorato più volte anche su Vita Trentina con le preoccupazioni pastorali legate all'”oscuramento” della ricorrenza dei Santi e dei defunti, si è tradotto da qualche tempo anche in iniziative originali e stimolanti come quella che vi segnaliamo dalle Giudicarie esteriori.
Proprio a partire dal “clima generale” di fine ottobre, alcune alcune mamme di Storo si sono chieste come poter offrire ai propri figli un momento alternativo per una gioiosa celebrazione della festività di Ognissanti, che di fatto precede nel calendario liturgico il ricordo dei Defunti. “In questo periodo dell'anno i nostri figli vengono bombardati da tanti messaggi di paura – ci spiegano queste mamme – e abbiamo sentito l’urgenza di un’alternativa, una proposta positiva che portasse alla luce la bella festa di Tutti i Santi che si sta avvicinando”.
Detto, fatto, queste mamme hanno quindi pensato di organizzare una serata in oratorio da trascorrere nella semplicità e nel divertimento, ma anche appunto pensando ai Santi. Informato di quest'idea, il parroco di Storo, don Andrea Fava, ne è rimasto soddisfatto.
Le promotrici si sono così accordate di organizzare la festa proprio la vigilia dei Santi, lunedì 31 ottobre sera, presso l’Oratorio di Storo a partire dalle 20.30. Il titolo sarà: “Campioni di Luce”.
“A partire dalla figura dei santi – spiegano le mamme di Storo – vogliamo guidare i ragazzi in una riflessione che li porterà a scoprire nelle parole di Gesù 'Voi siete la luce del mondo' un messaggio per ciascuno di loro sull’esempio dei Santi, i Campioni della Luce; così come loro anche noi siamo infatti chiamati a tenere viva la nostra fiamma che messa insieme a tante altre sarà capace di accendere un fuoco sulla terra”.
Evidente qui il riferimento al fuoco della fede e della carità portato da Gesù sulla terra (vangelo di Luca 12, 49.53) e al suo desiderio che sia “acceso”.
Come tradurre tutto questo in qualcosa di accattivante per i bambini?
Ai ragazzi che arriveranno, spiegano le mamme, verrà consegnato un simbolo della luce (la stella, la lampada, la candela e la fiamma) personalizzato con il loro nome da appuntare sul petto, cosa che servirà per dividerli in quattro squadre di gioco, e una “corona dei campioni”. Sullo sfondo della sala lo striscione “Voi siete la luce del mondo”.
Durante la serata si terranno quindi “bans” di intrattenimento e giochi a squadre e a coppie, inframezzati da strofe e ritornelli del canto “C'è una via alla pace”.
Al termine ogni ragazzo attaccherà il proprio simbolo su un cartellone blu, a simboleggiare la luce che illumina le tenebre, e accenderà la candela consegnatagli insieme all’immagine di San Giovanni Bosco, con una breve storia della sua vita (un santo che teneva molto ai giovani ed è ricordato anche come patrono degli oratori).
Quindi con una processione all’esterno ci si dirigerà verso il piazzale dove sarà stata preparata una catasta di legna: con la fiamma della candela si accenderà il fuoco di un falò.
In mezzo a tanto battage pubblicitario favorevole piuttosto alla Festa di Halloween le mamme di Storo per richiamare l’attenzione su questa iniziativa si sono mosse con discrezione e un pizzico d’astuzia: “Non l’abbiamo pubblicizzata nei minimi particolari per mantenere un po’ di suspence e curiosità per quella sera. Abbiamo invece stampato dei volantini da consegnare ai bambini della scuola primaria perché questa iniziativa è rivolta ai bambini dei primi percorsi di catechesi. La nostra vuole essere una proposta semplice, ma diversa: stimolare i bambini, attraverso semplici giochi e canzoni, per far capire loro chi erano i Santi e quale messaggio ci viene dalla loro Festa d’inizio novembre”.
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