Anziani e pensionati in Duomo per il loro Giubileo. Tisi: “L'anzianità è il tempo della preghiera, in cui si tirano le fila della vita gustandole insieme a Dio”
“Siete soggetti di azione ecclesiale e non semplicemente oggetto di attenzioni, bisognosi di cure. Portate la forza della vostra esperienza e la fedeltà a Dio coltivata nel tempo
“Nell’omelia del 50º anniversario del suo sacerdozio, don Bibo aveva detto che il cristianesimo è una questione palatale, di gusto, infatti essere cristiani significa gustare la vita, assaporarla. E pregando impariamo a vivere come il Signore, acquistando quella serenità che diventa gustosa anche per gli altri quando ci incontrano. Uscite e dite: la vita è bella. Buon cammino e buona festa a tutti!”.
Con queste parole, il vescovo Lauro Tisi ha ricordato don Livio Botteri, appena scomparso, rivolgendo poi un invito e un augurio gioioso agli anziani e ai pensionati prima accolti sulla Porta Santa dopo il pellegrinaggio dalla chiesa di S. Maria Maggiore al Duomo di Trento, e poi riuniti in Cattedrale sabato 15 ottobre per la S. Messa nel giorno del Giubileo diocesano a loro dedicato, promosso della pastorale di settore in collaborazione con il Coordinamento dei Circoli pensionati e anziani della Provincia e Fap-Acli. "Proprio oggi Papa Francesco ha avuto parole di fiducia nei confronti degli anziani – ha esordito nell'omelia don Lauro -, considerati come soggetti di azione ecclesiale e non semplicemente oggetto di attenzioni, bisognosi di cure. Voi infatti portate la forza della vostra esperienza e la fedeltà a Dio coltivata nel tempo della vostra vita. Più tardi – ha proseguito – celebrerò la Messa con 1500 adolescenti ed è una bella coincidenza poiché tra questi due estremi della vita, giovinezza e vecchiaia, vi sono le fonti della vita, e voi siete in cammino verso la pienezza e il compimento".
Dio non ama agire da solo, chiede la nostra collaborazione, e la preghiera ne è la prima forma, ma non deve essere considerata sforzo o impegno: "Dio si è rivelato come Padre che ama stare insieme, fare festa perciò perché non dovrebbe essere bella una vita in cui, frequentando l'umanità di Gesù, che amava vivere, possiamo parlare con il Padre e assaporare la sua gioia?"
L'anzianità è la stagione della preghiera, in cui si tirano le fila della vita gustandole insieme a Dio e frequentare Gesù significa prendersi cura degli altri: “È così che la vita diventa una festa: perché facciamo la vita del Padre che è bella, e muovendoci nella direzione indicata da Gesù, quella che ci conduce a Dio, sperimentiamo la gioia che nasce dallo stare insieme, dalla bellezza del silenzio, dal dire la verità, dall'ascoltare gli altri e la natura, dall'aiutarci a vicenda".
Le offerte raccolte durante la celebrazione sono state in parte devolute a Telepace e in parte a padre Italo Piffer, per aiutare gli anziani poveri dell'Uganda, terra in cui svolge la sua opera missionaria. All'uscita, a tutti è stato donato un testo di Papa Francesco recante l'immagine del buon samaritano in cui esorta gli anziani a essere "alberi vivi, che anche nella vecchiaia non smettono di portare frutto".
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