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Nel suo primo discorso da neo presidente della Cooperazione trentina Mauro Fezzi, eletto ieri con il 77 % dei voti, si è soffermato sulla necessità di coinvolgere i giovani in un grande progetto di rinnovamento (“senza paternalismi, dobbiamo mettere i giovani in condizione di affrontare le responsabilità”), ha affermato la centralità dei soci che devono tornare ad essere protagonisti nelle cooperative (“senza i soci la cooperativa muore”) e si è impegnato per fare crescere la cultura cooperativa. “Solo lavorando insieme, con sobrietà e mutualità – ha aggiunto – potremo affrontare le tante sfide che ci aspettano”. A cominciare dalla riforma del credito.
Il documento programmatico
Il documento programmatico su cui è stato trovato un accordo tra le diverse anime del movimento delinea una Federazione di domani concentrata su quattro funzioni cardine. In primo luogo visione ed elaborazione strategica: “La Federazione – ha detto Fezzi – deve avere una funzione complementare rispetto alle cooperative, non occupare i loro spazi. Piuttosto rendere virtuosi i percorsi che le cooperative da sole non sanno fare. Dobbiamo anche riuscire a far passare le buone pratiche da un settore all’altro”.
In secondo luogo la rappresentanza istituzionale e azione sindacale: “La Cooperazione deve essere interlocutore privilegiato della politica. I numeri sono tali da farci dire che senza Cooperazione l’Autonomia rischia di perdersi. L’Autonomia passa anche attraverso l’approccio cooperativo”.
In terzo luogo la formazione e l’educazione cooperativa, per ristabilirne la centralità e la funzione propulsiva ed infine la vigilanza. “La Federazione – ha aggiunto Fezzi – ha un ottimo approccio e buona capacità lavorare sulla vigilanza. Il richiamo non è alla tecnicalità ma all’attenzione preventiva.
Dobbiamo affrontare situazioni difficili prima che si avverino, perché non sono solo un problema per quella cooperativa, ma una sconfitta per l’intero movimento. E le sconfitte fanno male perché in questa società contano molto i segni le immagini e noi dobbiamo restare molto attenti”.
L’assemblea ha eletto i componenti della “commissione statuto” incaricata entro sei mesi di formulare una proposta di revisione statutaria da sottoporre in primavera ai soci in una assemblea straordinaria. I componenti sono Giuliano Beltrami, Pierluigi Fauri, Geremia Gios, Michele Odorizzi, Paolo Spagni e Sergio Vigliotti. La commissione potrà essere integrata da membri nominati dal Consiglio di amministrazione.
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