Basta stragi come quella del 3 ottobre 2013, di fronte all’isola di Lampedusa (366 migranti morti), in memoria della quale si celebra, lunedì 3 ottobre, la prima Giornata nazionale in ricordo delle vittime dell’immigrazione. Basta vittime innocenti come il piccolo Aylan sulla spiaggia di Bodrum in Turchia. Il Masci – Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani – nella convinzione che sia urgente intervenire “per mettere fine all’ormai quotidiana strage di donne, di uomini, e bambini alla disperata ricerca di pace e dignità”, rivolge una petizione al Parlamento e al Governo Italiano e al Parlamento Europeo chiedendo loro di intervenire, secondo le rispettive competenze, per dare una risposta di civiltà al dramma di tanti uomini, donne e bambini in fuga dalle guerre e dalla fame.
La petizione per il riconoscimento dei diritti umani dei migranti chiede al Parlamento e al Governo Italiano e al Parlamento Europeo di impegnarsi a individuare corridoi umanitari sicuri per consentire il transito ai migranti; a garantire un’accoglienza degna e rispettosa dei diritti della persona; ad accelerare le procedure di identificazione e definizione delle richieste di asilo; a superare a livello europeo i vincoli del Regolamento di Dublino; a progettare e realizzare veri percorsi di integrazione; a realizzare interventi politici/economici nelle nazioni di partenza dei migranti.
L’iniziativa, che ha stimolato tra gli iscritti al Movimento, e non solo, un ampio dibattito sui temi culturali, sociali e politici che si accompagnano al fenomeno migratorio, si concluderà domenica 2 ottobre con una manifestazione nazionale che vedrà la presenza degli Adulti Scout in moltissime piazze italiane per la raccolta delle ultime firme.
Si può ancora firmare sul sito Change.org, mentre sul sito del Masci – www.masci.it – ci sono informazioni sui diritti umani degli immigrati e sugli strumenti a supporto dei rifugiati e richiedenti asilo in Italia.
La petizione sarà presentata sabato 1 ottobre alle 16 nella Sala Rosa del Palazzo della Regione a Trento. Interverranno Alidad Shiri, autore del libro “Via dalla pazza guerra”, e Diego Andreatta, direttore di Vita Trentina.
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