E' un omaggio affettuoso del figlio Alessandro al papà Bruno Cagol detto “Bubu”, per 20 anni presidente dell'Ordine dei giornalisti trentini il volume dal titolo “Edizione Straordinaria” (edito da Curcu & Genovese) presentato a Palazzo Geremia nel ventennale della morte.
Il sindaco Andreatta ha sottolineato il servizio civile ma anche le doti di onestà, lealtà e amore alla famiglia vissute da Cagol che i tanti presenti (da Giacomo Santini all'amico Giuseppe Demattè) hanno ricondotto alla figura del “gigante buono in redazione”. Sono gli anni caldi del giornalismo trentino che Alessandro Cagol ripercorre con occhi da bambino, immutato affetto verso il padre e il tentativo di avviare un confronto con la stampa oggi. Alcuni valori di allora come lo spirito di squadra, l'amicizia, una certa sana goliardia, la difesa di alcuni princìpi etici risultano quanto mai attuali, così come l'impegno di Bruno Cagol per avvicinare Trento e Bolzano. Un respiro regionale che, come ha evidenziato l'attuale presidente Fabrizio Franchi, oggi tende ad affievolirsi.
Arricchito dalle testimonianze di una trentina di colleghi, il racconto di “Ale” Cagol, introdotto dal nostro direttore, diventa anche il ritratto di un'epoca in cui la comunità di lavoro del quotidiano cittadino godeva di un prestigio e di un osservatorio privilegiato.
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