Una porta missionaria

Si è concluso domenica 18 settembre a Genova il XXVI Congresso Eucaristico Nazionale italiano. Il tema richiamava da una parte l’iniziativa missionaria di Dio verso di noi e dall’altra l’impegno che ne deriva anche per noi: L’Eucaristia sorgente della missione. “Nella tua Misericordia a tutti sei venuto incontro”.

La citazione del motto programmatico è presa sa una preghiera eucaristica, la quarta di quelle presenti nel Messale; una preghiera di stile “orientale” che invita a ringraziare Dio per una storia di salvezza che, iniziata nella creazione e incentrata in Cristo, continua anche per noi oggi. Dio ha spalancato la porta del suo cuore all’umanità; ora tocca a noi diventare porte aperte. “Nell’Eucaristia la misericordia del Padre raggiunge la porta del nostro cuore” è scritto nel documento teologico del Congresso (n. 1), che continua affermando: “E chi volge il cuore in alto, verso il Padre, saprà andare con misericordia verso i fratelli, piegandosi in basso, come Gesù, per servirli”.

Anche il luogo in cui si è svolto il Congresso ha una sua simbolicità di porta aperta: “nella città di Genova, una città carica di storia e ricca di una grande tradizione cristiana. La sua forma aperta – un grande porto sul mare, a cui sono approdate generazioni di naviganti e da cui sono partite grandi imprese marinare – è quasi un’icona di ciò che la comunità ecclesiale è chiamata a essere in forza dell’Eucaristia. Un porto è un luogo sicuro in cui trovare accoglienza, un cantiere operoso in cui lavorare e una porta aperta sugli spazi immensi del mare. Così nell’Eucaristia Dio ci accoglie nel suo mistero, ci ospita al suo banchetto, ci nutre con il pane della vita, ma anche ci invia con il fuoco dello Spirito a lavorare nella fucina del mondo, ci apre a nuovi cammini del Vangelo, ci spinge al largo, come amava dire san Giovanni Paolo II, introducendo la Chiesa nel Terzo Millennio: «Duc in altum, prendi il largo» (Lettera apostolica Novo Millennio ineunte,1); questo invito, che Cristo ha indirizzato al pescatore Pietro, continua a risuonare nelle nostre Eucaristie come appello alla missione” (Conclusione del documento teologico).

Questo Anno Santo ci suggerisce di fare un passo più deciso e spedito verso quella porta che è Cristo, la nostra vera ricchezza e abbondanza, e di indicarla ai giovani perché riconoscano la sua voce e seguano Cristo. Il Congresso eucaristico, le Porte Sante e quelle della Misericordia sono allora un simbolo e un richiamo per tutti noi: per la nostra missione, per la nostra preghiera e la nostra carità e solidarietà.

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