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“La regione va recuperata ma non come ente di governo”. All’indomani del 5 settembre, Giornata dell’autonomia, in cui si ricorda l’accordo di Parigi del 1946 tra Degasperi e Gruber, lo storico trentino Giampaolo Andreatta riflette ai nostri microfoni sul futuro e sul ruolo della Regione all’interno di un quadro autonomistico in cui le competenze sono in capo alle due Province di Trento e Bolzano.
Alle celebrazioni di ieri ha partecipato anche il ministro agli esteri Paolo Gentiloni. “L’Accordo – ha spiegato – anticipava i concetti di un’Europa senza frontiere, capace di proteggere le minoranze e di convivere pacificamente nelle diversità. Principi poi ripresi dai trattati che hanno dato vita all’Unione europea – ha detto il ministro”. Grazie a quell’accordo la questione sudtirolese non è più stata un ostacolo, ma è diventata un’occasione che ha prodotto sviluppo economico e collaborazione transfontaliera ed è oggi vista come un modello per la risoluzione dei tanti conflitti contemporanei.
Sul ruolo della Regione è intervenuto il presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti. “Solo una Regione forte – ha commentato – può salvaguardare le autonomie”.
Sentiamo la riflessione di Giampaolo Andreatta. (ascolta qui sotto)
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