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La Provincia si sta organizzando anche con quattro squadre operative dei vigili del fuoco permanenti e volontari, che si alterneranno in turni di 48-72 nella messa in sicurezza degli edifici e delle opere con priorità a quelle che potrebbero mettere a rischio il “sistema infrastrutturale”, ovvero le strade.
Bisognerà invece attendere che lo sciame sismico si attenui prima di poter attivare gli specialisti del Nucleo tecnico, ingegneri e architetti che avranno il compito di certificare l’agibilità di case e infrastrutture. In Trentino sono circa un centinaio i professionisti abilitati per fare questo tipo di valutazione. “Pronti a partire e a verificare quali edifici danneggiati potranno essere recuperati” spiega ai nostri microfoni l’ingegner Massimo Garbari, consigliere dell’Ordine degli ingeneri del Trentino del Nucleo tecnico nazionale. Sentiamo quali i possibili interventi di recupero.
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