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Non c’è pace per il centro Italia, dove la terra continua a tremare. Forti scosse di terremoto sono state avvertite anche oggi dalla popolazione.
E si aggrava ancora il bilancio delle vittime: al momento sono 290 i morti e oltre 2100 sfollati. Nelle Marche non risulta più alcun disperso. Ad Amatrice mancano invece all’appello ancora altre persone.
Oggi ad Ascoli Piceno i funerali delle vittime del Comune di Arquata del Tronto. In concomitanza col rito è stata proclamata una giornata di lutto nazionale.
Si sta intanto “stabilizzando” il lavoro dei soccorsi: la regione Lazio e la Protezione civile hanno chiesto lo stop dell’invio di nuovi aiuti. Nel pomeriggio di ieri è stata sciolta la riserva per le colonne mobili che fino ad ora sono rimaste in allerta nelle varie regioni italiane. Come ci conferma l’ingegner Stefano Devigili, responsabile della Protezione Civile del Trentino. (ascolta qui sotto)
Anche le unità cinofile stanno esaurendo la propria attività, fin qui preziosissima e valsa a salvare molte vite umane: 238 sono le persone estratte vive dalle macerie delle case crollate. Mano a mano che esauriscono i propri cicli operativi, cani da ricerca e conduttori sono fatti rientrare alle proprie rispettive basi.
Attualmente nella decina di campi allestiti ad Amatrice e negli altri centri più colpiti le persone assistite sono 466.
Permangono in alcuni punti della viabilità delle interruzioni stradali: situazione su cui sarà probabilmente chiamato ad intervenire nei prossimi giorni proprio il Trentino.
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