Lungo la ciclabile, una serie di manifesti illustrava il ciclo della produzione del latte, le sue proprietà organolettiche, i prodotti caseari e i benefici che apportano alla salute, le varie razze di mucche. Ai cartelli si alternavano le foto di Nicola Bortolamedi sulla vita del casaro. Molte anche le aree attrezzate con laboratori per i bambini. Grande curiosità ha suscitato lo stand della Latteria Sociale di Castelfondo con una mucca meccanica per permettere a chiunque di cimentarsi nella mungitura a mano, come veniva fatta un tempo.
“L’idea di organizzare diverse feste del latte in Trentino (in contemporanea se ne svolge una analoga a Fiera di Primiero) – spiega la direttrice dell’APT della Val di Non, Giulia Dalla Palma – è dell’assessore provinciale all’agricoltura, Michele Dallapiccola”. Oltre all’APT sono stati coinvolti gli otto caseifici della Valle, Trentingrana, la Federazione Provinciale degli Allevatori, La Strada della mela e dei sapori, i tre Comuni di Cavareno, Romeno e Sarnonico con le rispettive Pro Loco, le Casse Rurali Novella e quella d’Anaunia, Latte Trento.
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