Nei giorni scorsi, l’Associazione Italia Nostra “per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione” ha duramente criticato la decisione di realizzare il vallo‐tomo (“una muraglia di terra armata, alta come una casa di due‐tre piani e lunga qualche centinaio di metri, a ridosso del centro storico”), che andrebbe a “devastare la campagna terrazzata”: “uno sfregio insopportabile a un bellissimo paesaggio terrazzato, un’opprimente massa a ridosso di uno dei più bei centri storici trentini. Un danno permanente per un pericolo potenziale e temporaneo, visto che la muraglia di terra dovrebbe proteggere dai frammenti che potrebbero cadere a valle durante la demolizione del masso”. “Si stanzia un milione e mezzo di euro e si appalta l’opera – denuncia Italia Nostra – senza un monitoraggio preliminare e senza un’approfondita analisi delle alternative”. E accantonando in ogni modo la partecipazione, senza affrontare cioè il confronto con i residenti, nonostante siano stati gli stessi cittadini a chiedere di essere coinvolti.
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