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Turchia nel caos dopo il fallito tentativo di golpe militare contro il presidente Erdogan messo in atto nella notte da una fazione dell’esercito, che ha occupato le strade di Ankara e Istanbul e i cieli con carri armati ed F16. Dopo ore di combattimenti, con il Paese piombato nell’incertezza, i militari golpisti si sono arresi. Il presidente Erdogan, rientrato a Istanbul, ha accusato i responsabili di aver attentato all’unità e alla sovranità nazionale. Il bilancio è di circa 200 morti, in gran parte golpisti, e di 1560 militari arrestati.
E’ il quinto golpe militare che avviene nella storia della Turchia. “L’esercito è sempre intervenuto nei momenti di grande crisi, in difesa dello Stato laico, che è all’origine della Repubblica turca – è l’analisi del professor Gianni Bonvicini, vicepresidente dell’Istituto affari internazionali di Roma. – Ma il presidente Erdogan pensava di avere il pieno controllo dell’esercito”.
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