Rintocchi a festa

Si è costituita lo scorso 7 giugno per iniziativa di un gruppo di giovani l’Associazione campanari trentini: sarà il riferimento “per tradurre in impegno la passione per l’arte campanaria”, spiega il presidente Andrea Cavazzani

Rintoccano idealmente a festa le tante campane grandi e piccole del Trentino: lo scorso 7 giugno, davanti al notaio, si è costituita ufficialmente l’Associazione Campanari Trentini che sarà d’ora in poi riferimento per tanti appassionati: “Come abbiamo scritto nel primo articolo dello statuto – ci spiega il giovane presidente Andrea Cavazzani – il nostro desiderio è quello di tradurre in impegno la comune passione per l’arte campanaria”. Risale a due anni e mezzo fa l’avvio di un’attività che ora si consolida e si rilancia con la nuova associazione quando un gruppo di persone affiancato da alcuni esperti si rese disponibile per alcuni sopralluoghi tecnici sui campanili del Trentino per un servizio alle comunità e ai parroci nella valorizzazione del patrimonio, talvolta poco curato, presente sui tanti campanili trentini.

Quel lavoro è sfociato nell’idea di formalizzare l’adesione ad un’associazione che si propone appunto di promuovere la ricerca storica, artistica e tecnica sulle campane del Trentino e sulla tradizione campanaria, realizzando gradualmente una sorta di censimento delle campane grandi e piccole, anche per sensibilizzare la popolazione sulla conservazione di questo patrimonio.

Colpisce la giovane età dei soci fondatori che dimostra come le campane abbiano un futuro promettente: accanto al presidente Cavazzani ci sono il vice Alberto Bolognani, il segretario Giuliano Trentin, il tesoriere Daniele Fellin, Maurizio Castellaz, Giulio Lorenzi e Paolo Delama, che in quanto responsabile della musica sacra in diocesi favorisce anche il rapporto con l’aspetto pastorale e liturgico. A proposito va subito detta l’altra novità che testimonia questo “nuovo inizio” per gli antichi bronzi trentini”. Si è costituita quest’anno, con funzioni più specifiche e complementari rispetto all’Associazione, anche la Commissione Diocesana Campane che rappresenta un organo di supporto e di indirizzo per le parrocchie che si trovano alle prese con problemi di recupero, sostituzione, manutenzione o progettazione delle proprie campane. “E’ formata da un gruppo di esperti con varie competenze in analogia con la Commissione già operativa che si occupa invece di organi – spiega Delama, visibilmente soddisfatto di quest’attenzione alle campane – alla scopo di offrire una consulenza qualifica e un consenso più ampio in vista delle scelte tecniche che le comunità devono assumersi”. Non sempre è facile infatti discernere le soluzioni migliori e già alcuni parroci hanno trovato nella Commissione diocesana un aiuto indispensabile.

Ma torniamo ai campanari che non si limitano certo a “studiare” le campane: la loro passione, arricchita dallo scambio con il noto campanologo e campanaro veneto Flavio Zambotto, si esplica anche nel saperle suonare ricavandone esiti emozionanti come quello che alla vigilia di San Vigilio, sabato 25 giugno, li ha visti sui campanili del Duomo e di Santa Maria per un impegnativo e apprezzato concerto.

Un altro assaggio lo avevamo avuto l’ormai storico 3 aprile per il saluto in piazza Duomo al nuovo vescovo Lauro ma d’ora in poi l’associazione valorizzerà anche queste occasioni, oltre a tenere collegati i gruppi di “artisti” delle campane che in varie località del Trentino si ritrovano periodicamente per coltivare questa passione: a Mattarello (si veda servizio in questa pagina), come in val di Ledro, a Pergine e… via suonando.

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