Fra Francesco, con famigliari, amici, confratelli e tutta la comunità è stato salutato all’oratorio di via Degasperi sulle note della banda sociale. Il vicesindaco Luca Paolazzi lo ha salutato augurandogli un buon lavoro, fecondo e prosperoso in mezzo alla comunità.
Una processione ha portato il corteo verso la chiesa arcipretale e il festeggiato è stato accolto dal saluto dei bambini della catechesi e da quello dell’arciprete-decano di Lavis don Vittorio Zanotelli che lo ha invitato a non indugiare mai, facendosi forza e tanto coraggio in vista della nuova avventura che lo attende in questo punto della sua vita, da affrontare con il sostegno di tutta la comunità lavisana.
La celebrazione ha avuto inizio con fra Francesco al centro dell’altare e attorniato da una decina di sacerdoti locali e confratelli. L’omelia, sulla figura del titolare Sant’Udalrico e sul nuovo sacerdote francescano, è stata tenuta dal vicario provinciale dei frati Cappuccini fra Massimo Lorandini che si è anche congratulato con la parrocchia per questa bella e duplice festività.
La celebrazione è stata accompagnata dal Gruppo strumentale giovanile che proprio in questa data festeggia i suoi trent’anni di vita musicale, dalla Corale S. Cecilia e da altri tre cori insieme: il San Camillo, il Croz dalla Stria e il San Bernardino, diretti proprio dal papà del nuovo sacerdote, Oscar Grassi.
È arrivato poi anche il regalo della comunità per fra Francesco (un nuovissimo tablet); a consegnarlo è stato il vicepresidente del CPP Remo Cova insieme a don Vittorio. Il sacerdote novello ha quindi preso la parola tra gli applausi dei numerosi presenti e ha citato i discepoli di Emmaus “prese il pane, recitò la benedizione e lo diede loro…allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero”.
Ha poi ringraziato per il grande dono della sua ordinazione, non dimenticando tutti gli amici frati del nord Italia, “tutti insieme sulle orme di Francesco” e anche la Fraternità di Mezzolombardo che è stata la sua casa in questi ultimi anni. “Da quattro anni ormai la mia famiglia è stata accolta nella comunità lavisana e mi avete subito trattato come amico, come fratello, come parrocchiano, mi sento un figlio adottato e quindi un lavisano anch’io”.
Dopo l’omaggio a tutti i fedeli il festeggiato è stato salutato all’esterno e sul sagrato della chiesa dove la Compagnia degli Schützen ha effettuato una salva in suo onore e naturalmente ancora con tanti applausi per tutti. All’intera famiglia Grassi, la mamma Roberta e papà Oscar insieme ai due fratelli di fra Francesco.
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