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E’ stato progettato e realizzato dalla Impresub –Diving and Marine Contractor” di Trento il modulo di recupero a 370 metri di profondità del relitto del peschereccio che si inabissò il 18 aprile 2015 nel canale di Sicilia, con 700 migranti a bordo. La più grande tragedia nel Mediterraneo fra i viaggi della speranza, a largo della costa della Libia. Sopravvissero solo 28 persone, compresi il “capitano” e il “mozzo” ora sotto processo. Con l’accusa di favoreggiamento della immigrazione clandestina, al capitano sono contestati anche omicidio colposo plurimo e naufragio.
Il barcone è stato agganciato tre giorni fa.
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