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La “casa della solidarietà” si prepara ad accogliere nuovi inquilini.
Dopo gli operatori del Centro servizi per il volontariato da domani, martedì 14 giugno, nell’edificio in località Centochiavi di proprietà della Diocesi di Trento, dal piano terra al quinto piano troveranno spazio anche le attività del Cinformi e delle associazioni del privato sociale che collaborano con il Centro informativo per l’immigrazione del Dipartimento Salute e Solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento: Centro Astalli per i rifugiati, Atas, Cooperativa Città aperta.
Un progetto di accoglienza, sottoscritto a novembre 2015, che coinvolge Caritas Diocesana e Fondazione Comunità Solidale, ente pubblico, Centro Servizi volontariato e le associazioni impegnate nel campo del volontariato e dell’accoglienza non solo dei dei migranti ma anche a sostegno delle persone più fragili.
Un’unica casa, luogo di lavoro e di integrazione sociale aperto a tutta la comunità. Ai nostri microfoni Roberto Calzà, direttore della Caritas diocesana (Ascolta audio qui sotto)
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