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“Il 2 giugno è e deve continuare ad essere una festa di popolo, non di élite, perché è il popolo italiano che ha voluto la Repubblica e costruito la nostra democrazia. Dobbiamo lottare più efficacemente contro le disuguaglianze e per uno sviluppo che garantisca un lavoro giusto e sicuro, soprattutto ai giovani”. Questo in sintesi il messaggio lanciato dal vicepresidente della Provincia di Trento, Alessandro Olivi, ieri in occasione delle cerimonie per i 70 anni della nascita della Repubblica Italiana, tenutesi in piazza Duomo
Le cerimonie per la festa della Repubblica sono iniziate poco dopo le 10 con l’arrivo delle autorità e dei diversi corpi combattentistici, con la sfilata del gonfalone di Trento e l’alzabandiera sulla torre civica, a cui è seguita la lettura del messaggio del presidente della Repubblica ai prefetti.
Quindi il discorso del sindaco di Trento Alessandro Andreatta, che ha rivolto un particolare saluto al nuovo commissario del Governo Pasquale Gioffrè. Andreatta ha parlato del 2 giugno come di una “festa non scontata” ricordando fra l’altro che, fra le 21 donne che sedettero ai banchi della Costituente, vi era anche una trentina, Elisabetta Conci.
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