A cinque mesi dall'inaugurazione, oltre 9 mila presenze. Tutto esaurito ai corsi didattici e nelle aule studio. Parlano i responsabili

9000. Una cifra significativa, che nessuno forse avrebbe sperato di poter registrare, ma a cinque mesi dall'inaugurazione, avvenuta lo scorso dicembre, il Polo diocesano intitolato a S. Vigilio muove i primi passi con slancio entusiasta sulla spinta di molti nuovi visitatori che hanno scoperto, salendo al terzo piano, la ricchezza del patrimonio di tre distinte biblioteche ora confluite in un unico polmone culturale che respira in via Endrici 14 a Trento: la Biblioteca Diocesana "Vigilianum", nata dall'unificazione della Biblioteca Diocesana Tridentina "A.Rosmini", della Biblioteca del Seminario Teologico e del Centro di documentazione del Centro Missionario Diocesano.

"Molti utenti della nuova biblioteca non sapevano della sua esistenza e sono arrivati qui per la prima volta, ora siamo visibili", ci spiega la direttrice Paola Tomasi, visibilmente soddisfatta per il positivo avvio di una struttura che non è semplice "deposito" di 200.000 mila monografie antiche e moderne, 2946 cinquecentine, 600 manoscritti, 3000 pezzi di musica a stampa.

"Il nostro scopo è duplice – precisa – garantire la custodia e la conservazione dei testi antichi e preziosi qui confluiti e assicurare un servizio bibliografico aggiornato, diventando punto di incontro e spazio che si apre al dialogo con il mondo contemporaneo".

Un dialogo promosso attraverso numerose iniziative a partire dalle visite guidate alla mostra "Custodire per tramandare", allestita per l'inaugurazione in collaborazione con l'Archivio e la Soprintendenza per i beni culturali e conclusa nei giorni scorsi, il cui successo è stato tale da dover sempre aggiungere nuove date in calendario.

"La novità principale – riprende la direttrice – sono le sale a scaffale aperto alla libera consultazione, lì abbiamo collocato circa 20.000 volumi tra i più recenti e abbiamo notato che è aumentato non solo il numero di visitatori ma anche dei prestiti, possibili con la tessera della biblioteca comunale. Inoltre, le tre aule che possono essere prenotate per studiare in uno spazio riservato sono occupate tutti i giorni e l'età degli utenti è eterogenea".

Un numero così elevato di frequentatori – che s'aggiunge a quanti in questi mesi hanno frequentato l'Archivio diocesano, sempre presso il Vigilianum – è un dato inaspettato per una biblioteca specializzata ma testimonia che l'interesse su temi riguardanti la teologia, la spiritualità, il dialogo interreligioso, la missione e la mondialità non manca ai trentini: "Attualmente – esemplifica la direttrice – stiamo tenendo un corso per adulti in collaborazione con il Museo Diocesano e l'Archivio, dedicato alla storia del libro dal Medioevo a oggi. C'è già una lista d'attesa per gli iscritti, proporremo certamente una seconda edizione".

Anche i percorsi didattici hanno ottenuto un buon riscontro e per l'inizio del prossimo anno scolastico è già in fase di allestimento un laboratorio per gli alunni di scuole elementari e medie dedicato all'acqua intesa come bene comune e diritto, ispirato alla "Laudato Si'" di Papa Francesco. Agli studenti del triennio delle scuole superiori sarà invece riservato un percorso dedicato alla Divina Commedia tenuto dal professor Gregorio Vivaldelli per scoprire "La grande bellezza del viaggio di Dante".

"L'orario, oltre a essere continuato, a parte il lunedì, è raddoppiato con 40 ore settimanali di apertura al pubblico – sottolinea Tomasi -, uno sforzo dettato dalla volontà di garantire un servizio migliore e dal desiderio di valorizzare il più possibile la struttura".

Il viaggio del Vigilianum è appena iniziato, ma col piede giusto di chi, traendo linfa dalla precedente esperienza, la rinnova arricchendola, aprendosi anche alle iniziative della città, come dimostra la collaborazione al neonato festival dedicato alle compositrici e alla loro musica "Qual Piuma al Vento" dello scorso marzo e a “Biblioè”, il Festival delle biblioteche svoltosi a fine aprile.