Sara Zambotti di Caterpillar: la Radio crea comunità
Rovereto si appresta a vivere la sua 6ª Notteverde. Quest'anno l'edizione sarà accompagnata dalla Radio e in particolare da alcuni programmi cult di Radio2 trasmessi in diretta dall'Auditorium Melotti, che faranno vivere l'atmosfera della città a tutta Italia. Ne approfittiamo per parlare di radio, e di radio che si mette a disposizione di tematiche sociali, con Sara Zambotti di Caterpillar, uno dei quattro programmi Rai in trasferta a Rovereto…
Sì, noi di Caterpillar saremo in Trentino venerdì e poi anche sabato in una versione pedalante, visto che questo è l'anno in cui Radio2 ha candidato la bicicletta al premio Nobel per la Pace.
In realtà è stato proprio Caterpillar ha promuovere la candidatura… Questa “bicicletta premio Nobel”, come vi è venuta?
In realtà era nei cuori di tanti e l'aveva rilanciata un'associazione di Pesaro. Quando l'abbiamo letta, nella follia del programma, abbiamo detto “facciamolo sul serio!” e ha avuto veramente un seguito incredibile. Gli ascoltatori hanno firmato la petizione a migliaia, poi 118 parlamentari hanno scelto di candidarla ufficialmente, infine una donna, Paola Gianotti, ha pedalato fino a Oslo per consegnare le firme al comitato e adesso aspettiamo ottobre per vedere come va a finire. Noi siamo fiduciosi perché la proposta ha avuto un certo riscontro, ne ha parlato perfino la BBC…
Questo vuol dire che quello che arriva dalla radio può ancora sfondare e attivare la gente? Oggi la radio ha ancora questo potere?
Decisamente sì. Noi ci crediamo moltissimo. La radio è talmente pervasiva – ti entra in macchina, nella doccia, sta con te mentre ti lavi i denti o vesti i bambini – è un medium molto potente proprio perché è quotidiana. Si crea una comunità di ascoltatori e quando hai una comunità di riferimento è molto più facile “fare” delle cose insieme.
Anche ai tempi dei social media? come funziona questa convivenza che altri mezzi soffrono?
io credo che la radio inglobi i social e riesca così a moltiplicare la possibilità di restare in contatto con la comunità degli ascoltatori nel resto della giornata, fuori onda. La radio diventa ancora più pervasiva, ma non si snatura.
A Rovereto tra l'altro troviamo proprio i programmi che attraverso i social cercano il contatto con gli ascoltatori. Questa volta però sarà un contatto diretto: un ulteriore cambio?
Sì è vero, anzi, mi rivolgo ai cittadini della Vallagarina “Accorrete, accorrete! perché l'idea è quella di raccontare voi”. Con tagli un pochino diversi, ciascuno di noi mette al centro la vita e anche un po' le piccole follie degli ascoltatori. Sarà divertente.
Nonostante la nota di “follia”, Caterpillar, non è un programma da ascoltare in sottofondo…
Sì, noi reclamiamo attenzione come i bambini che vogliono giocare. È una richiesta di interazione. Anche se non è un presenza continua in voce per un'ora e mezza, i canali di ascolto restano sempre aperti. Non è mai solo un dialogo tra me e Cirri. La sfida è quella di non rinunciare ai contenuti, ma di affrontarli a partire da una domanda creativa, ironica. Una sfida quotidiana bellissima!
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