Lo scorso 16 maggio ufficializzata l'unificazione che intende “riqualificare la vita fraterna”
La novità, sancita nel lunedì di Pentecoste, è di portata storica. All’interno dell’Ordine dei Frati Minori le Province religiose di Cristo Re (Emilia-Romagna), di S. Antonio (Veneto e Friuli Venezia Giulia), di S. Bonaventura (Piemonte), di S. Carlo Borromeo (Lombardia), del S. Cuore della Beata Vergine Maria (Liguria), di S. Vigilio (Trentino), dopo un lungo cammino di discernimento, hanno deciso di formare un’unica provincia nel contesto del Nord Italia con lo scopo di riqualificare la vita fraterna e rendere possibile una rinnovata ed originale presenza francescana.
Il 16 maggio 2016, lunedì di Pentecoste, nel corso di una celebrazione nella Basilica di S. Antonio a Padova, è stata data lettura del Decreto del Ministro generale per la nascita della nuova Provincia, il cui nome è Provincia S. Antonio dei Frati Minori con sede a Milano. Nello stesso giorno è stato nominato dal Ministro Generale dell’Ordine, il Ministro provinciale con il suo Consiglio. Alla celebrazione erano presenti circa 300 frati dalle varie ex Province con alcuni laici dell’Ordine francescano secolare. Nel tardo pomeriggio, i 72 frati capitolari si sono recati a Camposampiero (Padova) dove è iniziato l’ascolto delle relazioni per progettare il prossimo triennio. La nuova Provincia di s. Antonio comprende attualmente 620 frati con 68 conventi. Nel Trentino rimangono i conventi francescani a Trento, Arco, Cavalese, Cles, Mezzolombardo e Pergine con 55 frati.
I Frati Minori sono presenti nel Trentino dal 1221 ancora vivente s. Francesco; solo nel 1643 nasce la Provincia Tridentina di s. Vigilio (quella di cui fra Patton è stato l'ultimo responsabile) staccandosi dalla Provincia veneta. Si chiude un lungo capitolo di storia che ha visto un forte coinvolgimento dei frati con il territorio trentino e se ne apre uno nuovo con apertura ampia di orizzonti, di cui la inaspettata nomina di p. Francesco Patton quale Custode di Terra santa, è un segno.
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