È un lago di Garda meno noto, forse addirittura sconosciuto anche ai turisti stranieri che da anni ne assediano i lidi, quello che esce dall'ultima guida di Silvia Vernaccini “Da Malcesine a Peschiera” (Cierre Edizioni), fresca di stampa in libreria.
Si tratta di 40 itinerari attraverso il Garda veronese – quindi meno noti ai trentini che preferiscono camminare nei sentieri della nostra provincia – partendo da Malcesine fino a Castion Veronese e, sul versante dell'anfiteatro morenico, da Punta San Vigilio a Cavaion e poi giù fino alla Piana veronese e al sentiero Camminacustoza.
L'attenzione è rivolta a documentare in cartina e precisare dislivelli e caratteristiche di questi tracciati adatti anche alle famiglie (anche con passeggini o carrozzine), secondo quanto ogni escursionista chiede alla miglior guida.
Il valore aggiunto – già apprezzato in Silvia Vernaccini dagli estimatori dei suoi tracciati trentini e roveretani – è l'attenzione al paesaggio naturale e anche culturale delle varie località, con qualche affondo nelle tracce della storia dell'arte e dell'architettura locale.
Una compagnia di carta con la quale affrontare nel fine settimana (d'estate anche in bici, d'inverno anche con le ciaspole) qualche itinerario in cui “l'orto botanico d'Europa” – richiamato da Maurizio Marogna nella presentazione – rimane a portata di mano e di piede. Con la brezza del Garda ad asciugare il sudore della camminata.
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