>
Una strada obbligata per i comuni inferiori ai 5 mila abitanti. “O si vota per la fusione o vorrà dire che dal 23 maggio dovranno accordarsi per le gestioni associate”. Obiettivo: migliorare l’efficienza e soprattutto ridurre la spesa.
A pochi giorni dalla chiamata alle urne per 40mila elettori chiamati ad esprimere il proprio parere sull’unificazione dei loro municipi interviene ai nostri microfoni Paride Gianmoena. Il presidente del Consorzio dei comuni invita al voto spiegando la portata del referendum:
I comuni che sceglieranno la fusione per tre anni sono esonerati dalle gestioni associate. In caso contrario (Ascolta audio qui sotto)
I referendum indetti prevedono 11 processi di fusione che interessano 33 comuni. Si vota nella sola giornata di domenica 22 maggio dalle 8 alle 21.
Affinché il referendum sia valido, occorre che in ogni comune partecipi almeno il 40% degli aventi diritto al voto e le fusioni saranno possibili se in ogni comune i voti favorevoli saranno la maggioranza di quelli validamente espressi .
Lascia una recensione