Oltre 200 utenti seguiti da 110 dipendenti costituiscono il biglietto da visita della cooperativa sociale che opera da 25 anni in Alta e Bassa Valsugana e non solo. “Stiamo percorrendo tutte le strade possibili per integrare quanto la Provincia non copre più”
“CS4” sembra una di quelle sigle uscite dai codici cifrati dello spionaggio in guerra e invece, più semplicemente, richiama sinteticamente tempi e luoghi di operatività della più importante cooperativa sociale dell'Alta Valsugana. Erano gli anni Ottanta, l'assistenza ai ragazzi con problemi praticamente si fermava alla scuola dell'obbligo, dopo di che le famiglie dovevano arrangiarsi. Alcuni amministratori dell'allora Comprensorio Alta Valsugana (C4), limitato nelle competenze dirette al solo aspetto urbanistico, pensarono di affrontare privatamente il problema con la costituzione di una cooperativa di solidarietà sociale che chiamarono appunto CS4, sigla che contiene gli elementi fondamentali: il C4 che indica il territorio di nascita e competenza e in mezzo quella “S” che è sinonimo di solidarietà, sicurezza, sociale, servizi…
Obiettivo di fondo era, e rimane, quello della promozione umana e l’integrazione sociale dei soggetti che vi aderiscono, la loro crescita morale e qualificazione culturale e professionale, nonché l’inserimento sociale e lavorativo temporaneo di persone che trovandosi in stato di bisogno, handicap o emarginazione, chiedono di usufruirne. La gestazione dell’iniziativa fu allora abbastanza lunga: nel marzo del 1988 ci fu la costituzione ufficiale, frutto dell’incontro di due potenzialità: le risorse dell’associazione Arcobaleno e la disponibilità appunto di un gruppo di amministratori pubblici.
Tra il novembre e il dicembre del 1990 furono assunti i primi 4 operatori, ai quali fu affidato il compito di progettare, realizzare le attività e, in collaborazione con i servizi, identificare i possibili utenti del primo Centro Socio Educativo. Nel marzo del 1991 iniziarono le attività con l’accoglienza di quattro persone. È questa la data di inizio concreto dell’attività della CS4 che quindi in questo 2016 festeggia i 25 anni di impegno.
“Più che per i festeggiamenti siamo impegnati a riorganizzare e rilanciare l’attività sulla base dei cambiamenti che sono intervenuti in questi ultimi anni, anzitutto in base alla nuova legge 13 del 2007 che dovrebbe definire il sistema delle politiche sociali nella provincia di Trento e disciplinare l’organizzazione dei relativi servizi”, ci spiega la direttrice Nicoletta Molinari. “Purtroppo a 10 anni di distanza siamo ancora in attesa dei decreti attuativi, mentre ci siamo trovati di fronte a una nuova controparte, la Comunità di Valle cui sono state demandate le politiche sociali”.
C’è stato poi il consistente calo degli interventi provinciali a causa della crisi generale ed è stato toccato abbastanza fortemente anche questo settore. “Non volendo assolutamente diminuire gli standard di assistenza che ci siamo dati – prosegue Molinari – stiamo percorrendo tutte le strade possibili per integrare quanto la Provincia non copre più; in ogni caso per forza di cose in futuro ci saranno meno servizi nuovi”.
Un SOS significativo per una realtà che è ormai fondamentale nell’aiuto alle famiglie, grazie a una serie di servizi importanti, che vanno ben oltre l’assistenza ai disabili; puntando, come sempre, a operare in sintonia con le diverse voci della rete territoriale (servizi specialistici, assistenti sociali, scuola, educatori,ecc.).
Sono oltre gli 200 utenti seguiti da 110 dipendenti, dislocati in sette sedi oltre quella legale di Via Dossetti; particolarmente interessanti l’appartamento domotico di Pergine e il Centro di residenzialità temporanea di Levico, già fruito da una cinquantina di famiglie.
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