Luciano Gottardi lancia al Festival mozartiano il nuovo spettacolo: “Così avviciniamo i piccoli alla classica”
Un viaggio magico e fantastico nel mondo della musica, un mondo popolato di suoni, immagini ed emozioni. E’ quello che potranno vivere gli spettatori sabato 14 maggio alle 16 alla sala Filarmonica di Rovereto, dove verrà messo in scena “Il piccolo Ignazio e il Genio della musica”, una nuova originale produzione che unirà i burattini del maestro trentino Luciano Gottardi alle note suonate dal quartetto di solisti dell’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, nell’ambito del Festival internazionale Mozart.
Gottardi, come nasce l’idea dello spettacolo?
Dall’intuizione della direttrice, che quest’anno ha voluto dedicare il Festival mozartiano alla musica da camera settecentesca: si voleva trovare una formula per trasmettere questo tema talvolta complesso in maniera diretta e semplice ai bambini e alle famiglie. Da qui è scaturito il racconto che vede protagonista Ignazio, un bambino alle prese con il solfeggio, con le difficoltà che tanti bambini incontrano quando studiano musica. Ignazio deve riuscire a fare i suoi compiti, ma soprattutto deve riuscire a innamorarsi della musica.
Ad aiutarlo arriverà un Genio?
Esatto. Al colmo della disperazione, Ignazio invoca il Genio della musica, il quale appare improvvisamente dal pavimento e conduce il bambino in un viaggio fantastico, alla scoperta non tanto delle singole note che tanto lo angustiano, quanto all’ascolto della musica, alla bellezza e alla ricchezza di immagini e di racconti che la musica porta con sé.
La musica prenderà, quindi, forma nella cameretta di Ignazio?
In scena assieme ai burattini ci sarà un quartetto, formato da violino, clarinetto, fagotto e corno, che suonerà composizioni del '700. Sulle prime note delle musiche si aprono tanti sipari su un mondo fantastico e immaginario. Guidato dal Genio il piccolo protagonista della storia scoprirà che dietro a quegli astrusi “segnetti” neri stampati sui cinque righi del pentagramma si cela un universo di suoni e che la musica è capace di creare immagini e atmosfere. Ignazio immaginerà nevicate e mari in tempesta, cavalli e slitte tintinnanti, entrando nei segreti della musica con l’uso della fantasia, un pizzico di magia e con il supporto del pubblico che, coinvolto nell’esecuzione dei brani, farà capire ad Ignazio la bellezza di suonare assieme. La stanza del piccolo Ignazio si trasformerà in una Wunderkammer, una stanza delle meraviglie, dove l’incanto della musica prenderà forma e vita.
Quella con l’Orchestra Haydn è una collaborazione ormai consolidata. Unire il burattino alla musica ha dunque avuto successo?
E’ uno strumento efficace per far arrivare ai più piccoli la musica classica in modo diretto, attraverso il racconto e la storia animata che unisce note e immagini.
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