Bolzano – Per la seconda volta si è tenuto nei palazzi della politica altoatesina il “Consiglio provinciale dei bambini”, un’iniziativa promossa dalla Katholische Jungschar e dal Consiglio provinciale in collaborazione con l’ass. Philipp Achammer, il Servizio giovani della Provincia, la Garante per l’infanzia e l’adolescenza Paula Maria Ladstätter, le Intendenze scolastiche tedesca, italiana e ladina e il Südtiroler Jugendring.
Occasioni e luoghi di incontro con i profughi per combattere le paure, ore di lezione più corte e più attenzione all’insegnamento delle lingue, anche tramite l’immersione linguistica e gli scambi, tutela del dialetto e delle tradizioni, sostegno alle attività musicali, impianti sportivi facilmente accessibili, promozione delle fonti di energia rinnovabili, riduzione dei rifiuti, riduzione dei tempi di attesa negli ospedali e sostegno alle attività ricreative in ospedale, mobilità ecosostenibile e più mezzi pubblici come treni e autobus, i cui ritardi devono “essere motivati”: queste solo alcune delle proposte concrete elaborate dai più di duecento giovanissimi che hanno partecipato alle sedute del Consiglio.
Altre proposte: un maggiore sostegno pratico all’accoglienza ai profughi, che vanno distribuiti nei comprensori, e ai volontari che se ne occupano, una app per favorire la comunicazione anche nella loro lingua, la promozione del car sharing con auto elettriche, un servizio di consulenza e confronto per bambini in caso di divorzio dei genitori.
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