La “Giornata della Pulizia Etica”, organizzata da Anpi Alto Garda e Ledro sabato 16 aprile e patrocinata dal Comune di Riva del Garda non ha funzionato del tutto, almeno non sul fronte del decoro urbano. L'iniziativa, alla sua prima edizione, era infatti finalizzata a ripulire la cittadina dai numerosi adesivi di propaganda di estrema destra, appiccicati da gruppi come Casapound e Blocco Studentesco. Se da un lato la pulizia non è completamente riuscita, dall'altro uno scopo è stato raggiunto: sensibilizzare la popolazione nei confronti di una tendenza all'odio che ad oggi è tutt'altro che scomparsa.
Per i volontari dell'Anpi l'appuntamento era alle 15 in piazza III Novembre, con il presidente Gianantonio Pfleger, Tommaso Ulivieri e l'assessore Alessio Zanoni. Il pomeriggio doveva essere trascorso meticolosamente impegnati nel raschiamento degli adesivi dagli arredi urbani su cui campeggiano onnipresenti. Molti i volontari che si sono riuniti per formare un corteo laborioso armati di raschietti.
Mentre però i partecipanti alla pulizia etica stavano raschiando gli stickers, fin da subito qualche decina di teste rasate ha cominciato a lanciare sfottò e provocazioni, riattaccando altri adesivi al posto di quelli appena tolti. La violenza verbale ha causato l'intervento della polizia, chiamata dall'Anpi, che ha tenuto d'occhio la situazione. Nonostante la supervisione di due volanti, sembra che un giovane dell'Anpi sia poi stato colpito da un manrovescio, da parte di uno dei ragazzi appartenenti al manipolo.
«Non siamo riusciti a ripulire la città – ha detto Tommaso Ulivieri all'indomani della manifestazione – ma tutti hanno potuto constatare l'atteggiamento dei fascisti, la violenza e l'arroganza che hanno sfoggiato fin dall'inizio. Sono arrivati anche da Verona per osteggiare la nostra iniziativa e invece hanno ottenuto l'effetto contrario. La gente infatti si è accorta del loro comportamento, si sono fatti conoscere per quello che sono».
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