Alpi, cresce l’impresa sociale

Si rafforza in Trentino il distretto dell'economia solidale. La cooperativa Alpi di Trento, che attualmente ha 280 occupati in percorsi di reinserimento lavorativo e di socializzazione al lavoro, investirà nei prossimi due anni 2 milioni di euro per ampliare i propri spazi produttivi e passare a 330 addetti. La crescita sarà accompagnata dalla Provincia Autonoma di Trento attraverso Trentino Sviluppo, che acquisterà una parte dell'immobile in via Ragazzi del '99 dove ha sede la cooperativa, per un valore di 1 milione di euro, per rimetterlo a disposizione della stessa Alpi attraverso un contratto di affitto. L'operazione permetterà alla cooperativa, il cui volume d'affari annuo sfiora sfiora la cifra di 1 milione e 400 mila euro, di avere a disposizione nuovi spazi produttivi con nuove attrezzature e di offrire così nuove opportunità di inserimento lavorativo a persone segnalate dai servizi socio-sanitari provinciali che hanno bisogno di sostegno prima di affrontare da sole il mercato del lavoro.

Alla firma dell'accordo tra cooperativa Alpi e Trentino Sviluppo, lo scorso 12 aprile in Provincia, c'erano il vicepresidente Alessandro Olivi, il consigliere delegato di Trentino Sviluppo Sergio Anzelini, il presidente della cooperativa Alpi Francesco a Beccara con il direttore Silvano Deanesi, il direttore generale di Confindustria Trentino Roberto Busato e i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti, a testimonianza dell'importanza economica e sociale attribuita all'iniziativa che rafforza in modo significativo la collaborazione tra mondo industriale e realtà no profit.

“L’obiettivo è quello di rafforzare la collaborazione con le imprese industriali trentine, che sono oggi le nostre principali committenti, per aumentare i posti di lavoro a favore delle persone fragili, svantaggiate, aiutandole nella loro crescita professionale per poi collocarle sul mercato del lavoro“, spiega il presidente di Alpi, Francesco a Beccara. “E’ un nuovo modo di fare economia che incrocia il mondo profit e il mondo no profit in maniera virtuosa”. Un incontro quanto mai opportuno, in un momento storico, sottolinea a Beccara, nel quale ogni giorno si vedono gli sconquassi provocati dalla crisi economica sul tessuto produttivo e sociale. “Lo abbiamo visto di recente al Career Day promosso alle Gallerie di Piedicastello dall’Agenzia del Lavoro, dove abbiamo incontrato una trentina di lavoratori ex Whirlpool e abbiamo toccato con mano la drammaticità del problema. Noi vogliamo diventare politica attiva del lavoro”.

Molte aziende industriali locali, tra cui Zobele, Saint-Gobain Pam, Zuccari, Wuerth, HSL, ma anche tipografie, falegnamerie, aziende alimentari, agricole, realtà della moda e del design affidano già commesse alla cooperativa Alpi, contribuendo a generare un fatturato annuo che nel 2015 ha toccato 1,4 milioni di euro. “Per noi è importante essere partner di questo progetto – spiega il direttore generale di Confindustria Trentino Roberto Busato – per dare un concreto contributo allo sviluppo di un nuovo modello di impresa dalle forti ricadute sociali, ma anche culturali. Inoltre, più aumenta il numero delle persone fragili inserite nel mondo del lavoro attraverso queste cooperative, più si riduce il costo delle prestazioni assistenziali e il loro peso sul welfare complessivo”.

Questa “terziarizzazione” di servizi e lavorazioni che non sottrae lavoro nelle aziende trentine, ma permette di mantenere sul territorio lavorazioni ad alta intensità di manodopera, contrastando così la concorrenza dei paesi a basso costo del lavoro e il ricorso alla delocalizzazione, incassa il plauso dei sindacati. “Il Trentino è sempre stato criticato per la mancanza di distretti industriali. Ora si crea un distretto del sociale che impiega persone che altrimenti solo con grande difficoltà troverebbero lavoro, persone condannate dalla crisi, le prime ad essere messe in mobilità. E’ un fatto positivo, è un progetto molto importante perché apre prospettive a questi lavoratori”, osserva Lorenzo Pomini, segretario generale della Cisl del Trentino. “Di solito siamo convocati da Trentino Sviluppo per dibattere di problemi occupazionali o di crisi industriali, stavolta invece parliamo di aumento di occupazione: mi sembra molto positivo”, afferma Walter Alotti, segretario provinciale della Cisl.

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