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Prosegue oggi al Polo Culturale Vigilianum il convegno “Dalla parrocchia alla trincea. I preti nella Grande Guerra”, che affronta il ruolo dei sacerdoti nel primo conflitto mondiale e più in generale il rapporto tra fede e guerra. Dopo aver analizzato la figura di mons. Celestino Endrici, oggi il convegno si concentra sulla testimonianza di don Primo Mazzolari, il sacerdote che da interventista e prete soldato durante la Grande guerra è diventato un simbolo del pacifismo e della resistenza cristiana contro la guerra nel secondo conflitto mondiale. Nato nel 1890 a Cremona, nel 1915 si arruolò come volontario nella prima guerra mondiale e diventa cappellano militare. Nel corso degli anni del fascismo ha maturato una posizione di rifiuto totale della guerra che culmina con la seconda guerra mondiale e soprattutto con la guerra fredda. Nel 1955 pubblica in maniera anonima il testo “Tu non uccidere”, che può essere considerato il manifesto del pacifismo di origine cattolica ed evangelica.
Don Primo Mazzolari muore a Bozzolo nel 1959.
Sentiamo uno dei relatori del convegno di oggi, il professor Giorgio Vecchio. (ascolta qui sotto)
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