Nel pomeriggio di domenica 10 aprile don Lauro Tisi celebrerà la sua prima Messa da arcivescovo nella chiesa di Giustino. E in paese fervono i preparativi…
“Con don Lauro ci siamo parlati nelle settimane successive alla sua elezione. L’ho visto sereno e al tempo stesso anche abbastanza preoccupato per la missione che gli viene affidata”. Don Flavio Girardini, decano di Rendena e parroco di Carisolo e Giustino, si sta preparando assieme a tutta la comunità per accogliere il nuovo arcivescovo che, nel pomeriggio di domenica 10 aprile, celebrerà a Giustino la sua prima Messa da pastore della diocesi di Trento.
In paese fervono i preparativi. “Sono state settimane davvero intense, la comunità è in fermento”, continua il decano. “Dalle associazioni del paese al consiglio pastorale, tutti si sono impegnati a fare proposte, e a dare una mano nell'organizzazione: c'è un grande affetto per don Lauro che ha sempre voluto mantenere un forte legame con la sua terra d’origine. La comunità è orgogliosa che abbia scelto la domenica successiva all'ordinazione per venire nel suo paese, e dimostrerà tutta la sua gratitudine”, conclude don Girardini. “Sarà una giornata unica, storica”.
Sulle note della banda comunale di Pinzolo, dalla casa natale, i Vigili del fuoco di Giustino, accompagneranno l’arcivescovo e i suoi famigliari, in una breve processione fino alla chiesa. Alle 15 sarà celebrata la Messa, animata dal coro parrocchiale che – ricorda ancora il decano – allieterà, assieme ai cori del Duomo e di Spiazzo, anche alla celebrazione del 3 aprile a Trento. Ad attendere don Lauro Tisi, nella piazza del paese che gli diede i natali il primo novembre del 1962, sotto un grande arco con decorazioni floreali, ci sarà tutta la comunità: un grande striscione appeso all’esterno del municipio darà il benvenuto al nuovo vescovo.
“Alla Messa parteciperanno i sacerdoti e i sindaci di tutta la valle, ci saranno anche i bimbi della scuola elementare e i giovani del coro del paese. Due ragazze porteranno i saluti del consiglio pastorale e di tutte le realtà associative del nostro Comune”, anticipa l’assessore alla cultura Carmen Turri, che in queste settimane sta coordinando il programma delle iniziative.
Al termine della Messa sarà offerto un semplice aperitivo accompagnato soltanto dal pane. “Una scelta simbolica, equilibrata, per stringerci insieme attorno a don Lauro. Si tratta di un momento storico certo, ma vogliamo celebrarlo senza eccessi, all’insegna della sobrietà”, precisa l’assessore Turri. “Un richiamo allo stile del nostro arcivescovo sottolineato anche dalle sue prime parole dopo l'elezione, e ai messaggi lanciati da Papa Francesco nell’Anno della Misericordia, che ci richiama ad avere uno sguardo attento verso l’altro. Ciò che è stato risparmiato, assieme a quanto raccolto durante la celebrazione – conclude – sarà devoluto a una realtà che verrà indicata da don Lauro”.
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