Martedì scorso a Condino, in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, una serata organizzata dalle sezioni Sat giudicariesi
Martedì 22 marzo, in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, al palazzetto di Condino, le sezioni Sat di tutte le Giudicarie, sotto il patrocinio del comune di Borgo Chiese, hanno organizzato un serata con apericena e un’introduzione musicale, al termine della quale sono stati offerti una serie di spunti scientifici sul tema.
Tra gli esperti sul palco la geologa Vajolet Masè, che ha tenuto l'intervento sul fenomeno del carsismo e le riserve d’acqua, spiegando al pubblico come l’acqua non sia universalmente uguale a se stessa, ma cambi qualitativamente in maniera significativa in base alle rocce che attraversa. Questo vale anche dal punto del gusto, tanto che l’acqua arriva ad avere ogni volta un sapore diverso.
Nelle Giudicarie, ha spiegato, ci sono due acque mineralmente diverse che differiscono anche dal punto di vista del gusto. Le rocce magmatiche dell’Adamello e della Pressanella, fatte di graniti e tonaliti, che sono rocce dure, danno infatti acque con pochi sali e sapore dolce.
Le sorgenti che provengono dai ghiacciai del Gruppo delle Dolomiti di Brenta, invece, nel loro percorso verso i 3000 metri si infiltrano nel suolo entrando in profondità e corrodendolo secondo il fenomeno del carsismo. Le rocce del Brenta rappresentano di fatto una sorta di magazzino delle acque del territorio, ha sottolineato Masè, importantissimo tanto quanto i ghiacciai stessi: le acque che le attraversano, in questo modo, si impregnano dei sali minerali della stessa roccia e riemergono più a valle come “filtrate”; si tratta di acque molto buone da un punto di vista minerale e del gusto, a patto che in superficie non le si inquini con agenti diversi, ha concluso Vajolet Masè.
La biologa Valentina Beltrami ha parlato dell’acqua come base di ogni forma di vita, ricordando come ogni cosa sul nostro pianeta miliardi di anni fa abbia avuto origine dall’acqua e come il corpo dell’uomo stesso sia composto al 75% di questo elemento. “Anche se il nostro territorio fortunatamente ne è ricco – ha concluso la biologa giudicariese – dobbiamo fare di tutto per tutelarla perché non c’è in generale in realtà l’abbondanza di acque che pensiamo”.
Il responsabile dell’Ufficio Studi Idrogeologici della Provincia di Trento Ernesto Santuliana, è tornato sulle fonti d’acqua presenti nel territorio trentino e giudicariese. “La Provincia ha approntato un catasto delle sorgenti che tra grandi e piccole sono in totale 12 mila”, ha spiegato Santuliana. Duemila di esse alimentano gli acquedotti trentini (non tutte le acque sono bevibili): “Le acque ci sono”, ha concluso Santulliana. “Sono tante e buone, ma attenzione, basta pochissimo per metterle fuori combattimento”.
Al termine di questi interventi è seguita ancora la proiezione di una serie di video che davano testimonianza della lotta per l’acqua e per il suo utilizzo in Italia e nel mondo – a Napoli (in autunno quindi ci si impegnerà perché i giovani della Valle del Chiese possano andare a trovare a Napoli uno dei massimi leader della lotta per l’acqua pubblica, il sacerdote trentino Alex Zanotelli), nel Sud Sudan e in Bolivia – e un momento di dibattito aperto al pubblico. In conclusione, tutti in piscina “per avere un contatto diretto con l’acqua”.
“Non è la prima volta che la Sat o altri enti come il Parco Adamello-Brenta ricordano questa giornata: quest’anno però si vuole fare qualcosa di importante perché in Italia purtroppo nonostante il referendum di qualche anno fa c’è già mercificazione dell’acqua. Ciò è fondamentale, soprattutto dopo l’anno siccitoso che abbiamo avuto: i cambiamenti climatici hanno dato testimonianza di essere in atto”, conclude Luigina Armani che a Pasquetta organizza un’escursione in montagna sempre attorno al tema dell’acqua: partendo da Madonna di Campiglio, accompagnati dal Parco Adamello Brenta, ci si recherà al Lago Ritorto con le ciaspole.
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