Non evita la domanda dei giornalisti – forse scontata alla vigilia dell'8 marzo – sulla valorizzazione delle donne nel mondo islamico. “No, non sono una presenza rara di mussulmana che insegna e studia il dialogo”, risponde serenamente la teologa iraniana a cena con Alessandro Martinelli, referente per il dialogo in Trentino. “Nelle scuole che ho frequentato a Teheran avevo molte colleghe che ora continuano a dare un apporto per l'approfondimento del Corano”. “All'origine storica della vicenda di Maometto il ruolo della donna è stato fondamentale”, ci ha spiegato Sharzad, invitando a tener conto dell'evoluzione storica che una religione può conoscere nel corso dei secoli, com'è stato per il cristianesimo.
Conosce Trento per Chiara Lubich? “Certamente, ne ho visitato i luoghi – spiega – perchè proprio lei mi aveva chiesto di trovare nei suoi testi mensili della “Parola di Vita” qualche riferimento dentro il Corano. E' un lavoro che ho condotto con soddisfazione, nella convinzione che l'approfondimento dei rispettivi testi può soltanto favorire il dialogo”.
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