Trento, adozioni in calo

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Nell’ultimo triennio sono dimezzate le richieste di adozione da parte di residenti nel comune di Trento. Una flessione, spiega l’assessore alle politiche sociali Maria Chiara Franzoia, dovuta a diversi fattori, dalla crisi economica e ai cambiamenti sociali avvenuti negli ultimi anni, fino ai passi avanti fatti sulla fecondazione assistita. Le istanze, cioè le domande di adozione presentate, sono state 22 nel 2011, 23 nel 2012, 13 nel 2013, 18 nel 2014 e 11 nei primi nove mesi del 2015.

Negli stessi anni di riferimento, i minori seguiti sono stati 32, 39, 27, 36 e 24.I dati sono stati diffusi a pochi giorni dall’approvazione, da parte del Consiglio comunale di Trento, del disciplinare tra Provincia autonoma di Trento, le Comunità e i Comuni affidatari di funzioni e compiti in materia di adozione. Il documento conferma le modalità di svolgimento della competenza adottiva avviate negli anni scorsi e mirate ad uniformare la qualità di intervento su tutto il territorio provinciale, e nello stesso tempo amplia gli interventi e le attività affidati, aprendo nuovi spazi di operatività, considerata anche la diminuzione del numero dei bambini entrati per adozione internazionale e delle coppie aspiranti all’adozione nel triennio sperimentale terminato al 31 dicembre 2015. 
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