In Rete conta il dialogo

In Trentino il “Safer Internet Day” si dilata in una serie di iniziative che coinvolgono scuole, agenzie educative e famiglie

Sono diverse le iniziative che per un mese, a partire da giovedì 11 febbraio, coinvolgeranno molti studenti e i loro genitori nel “Safer Internet Day” (#SID2016), la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita e promossa dalla Commissione Europea che si è celebrata il 9 febbraio in contemporanea, in oltre 100 nazioni di tutto il mondo, ma che in Trentino viene invece spalmata su un arco di tempo maggiore. In sintesi si tratta di sensibilizzare su un tema particolarmente delicato quale l’uso sicuro delle Rete da parte dei ragazzi, fornendo ai genitori gli strumenti conoscitivi necessari per “dialogare” con i figli e metterli al riparo dai rischi.

Sono diversi i soggetti coinvolti, tra i quali la Provincia, la Polizia postale e il Garante dei minori.

Giovedi 11 febbraio alle 10.30 agli “Artigianelli” in piazza Fiera, 4 a Trento l’avvio del mese di incontri, laboratori e riflessioni, mentre nel pomeriggio (ore 14,30 al Dipartimento della conoscenza in via Gilli) si terrà un confronto tra amministratori ed esperti. Animeranno la serie di momenti i ragazzi degli istituti “Galilei” e “Artigianelli”, dell’Istituto Comprensivo Trento 5 e di quello di Villa Lagarina. L’11 marzo ci sarà la possibilità per tutte le scuole di collegarsi in streaming con la manifestazione finale in programma a Trento.

Lo scorso anno in provincia di Trento sono stati effettuati 3 arresti per pedofilia online. Diciassette le indagini concluse per diffamazione, 15 con l’accusa di furto d’identità, 3 a “testa” per ingiurie, minacce e molestie, 2 per stalking. “Agli occhi dei ragazzi, che degli strumenti tecnologici hanno una forte competenza – sottolinea la dirigente della Polizia postale, Tiziana Pagnozzi -, la Rete è una terra di nessuno. Il fatto è che sono abbandonati a loro stessi perché i genitori sono intimiditi per mancanza di conoscenze e non riescono a guidarli. Servono prevenzione e conoscenza”.

Un’indagine nazionale della Norton Cybersecurity Insights (che si occupa di sistemi antivirus), i cui risultati sono in linea con quelli locali, certifica che la stragrande maggioranza dei genitori (il 93%) “è preoccupata della sicurezza online dei propri figli”. Per contrastare i rischi limitano l’accesso ad alcuni siti (nel 53% dei casi) e alle informazioni che i figli postano sui social network (51%). Inoltre, il 42% dei genitori dichiara episodi di cybercrime subiti dai figli tra download di un virus, episodi di phishing (richiesta ingannevole di informazioni), smishing (variante Sms del phishing) e violazioni dei profili social.

“Il crescere cyber delle ragazze” (il 38% ha “problemi” con la Rete rispetto al 26% dei ragazzi) è un altro dei laboratori i cui risultati contribuiranno alla giornata finale.

Daniela Longo, garante dei minori, commenta: “C’è ancora poca conoscenza delle regole e dei rischi della Rete – afferma – Gli adulti sono inadeguati e incapaci di esercitare il loro compito educativo nei confronti dei ragazzi”.

Per maggiori informazioni: www.trentinofamiglia.it.

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