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Nasce la Consulta per lo Statuto. Approvato in Consiglio provinciale a Trento il disegno di legge che istituisce la Consulta incaricata di redigere il nuovo Statuto di autonomia. Il testo è passato con 27 voti favorevoli e le 5 astensioni già annunciate (Civica, 5 Stelle e Bottamedi del Patt). Un’Autonomia riconoscibile, consolidata, responsabile, operativa, solidale e dialogante. Queste le caratteristiche sui cui fondare l’Autonomia del futuro, indicate dal governatore del Trentino Ugo Rossi, intervenuto al dibattito in aula. “Non possiamo affrontare il processo di riforma usando le parole noi e loro – ha sottolineato Rossi – perché lo Statuto è unico e fra Trento e Bolzano. Serve dunque una piena convergenza di intenti e un’ampia partecipazione della società civile. La prospettiva dell’Autonomia – ha detto Rossi – dovrà essere ancora cinturata dal quadro regionale”. La Consulta sarà composta da 25 membri, di cui 9 scelti fra i consiglieri provinciali, i rimanenti 16 in rappresentanza del territorio: 3 designati dalle categorie economiche, uno dalla Cooperazione, 3 dai sindacati, 3 dal Consiglio delle autonomie, uno dalla Conferenza delle minoranze linguistiche, 3 dal terzo settore, infine 2 esperti in diritto pubblico, costituzionale o regionale designati dall’Università di Trento. La Consulta avrà 120 giorni di tempo per elaborare una bozza preliminare per il progetto di riforma. Dal testo nascerà un altro documento di sintesi frutto della condivisione con il percorso di altoatesino. Approderà poi in consiglio regionale e verrà infine portata al tavolo con lo Stato. |
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