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E’ atteso per oggi in Consiglio provinciale di Trento il voto conclusivo sul disegno di legge per istituire la Consulta incaricata di redigere il nuovo Statuto di autonomia.
Ieri l’aula ha approvato i 6 articoli del ddl: 26 i voti a favore delle norme e cinque quelli di astensione. Tra gli astenuti, oltre alle opposizioni, anche Manuela Bottamedi del Patt. Respinti due ordini del giorno di Giacomo Bezzi sulla famiglia e sull’indizione di un referendum sull’autodeterminazione del Trentino.
La Consulta sarà composta da 25 membri, di cui 9 scelti fra i consiglieri provinciali, i rimanenti 16 in rappresentanza del territorio: 3 designati dalle categorie economiche, uno dalla Cooperazione, 3 dai sindacati, 3 dal Consiglio delle autonomie, uno dalla Conferenza delle minoranze linguistiche, 3 dal terzo settore, infine 2 esperti in diritto pubblico, costituzionale o regionale designati dall’Università di Trento.
La Consulta avrà 120 giorni di tempo per elaborare una bozza preliminare per il progetto di riforma.
Dal testo nascerà un altro documento di sintesi frutto della condivisione con il percorso di altoatesino. Approderà poi in consiglio regionale e verrà infine portata al tavolo con lo Stato.
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