Uno spettacolo multimediale rilegge il 'Secolo breve' attraverso due manifestazioni patrimonio dello sport mondiale: la 3Tre di Madonna di Campiglio e la Marcialonga di Fiemme e Fassa
“È un'iniziativa che valorizza la nostra storia e la storia dello sci, superando i confini dei campanili per uno sguardo di respiro che racconta gli avvenimenti più significativi di un secolo complesso, segnato da due guerre mondiali, dal boom economico e da una serie di scoperte e grandi innovazioni tecnologiche, arrivando ‘a fine corsa’ ad abbattere i muri che le guerre avevano elevato”.
Presenta così lo spettacolo multimediale “SciVolando sul Novecento” la sua ideatrice e curatrice Roberta Bonazza, che, in collaborazione con l'assessora del Comune di Ziano di Fiemme, Susanna Sieff, ha riletto il “Secolo breve” (secondo la definizione dello scrittore britannico Eric Hobsbawm) attraverso le due gare trentine diventate patrimonio dello sport mondiale: la 3Tre di Madonna di Campiglio e la Marcialonga di Fiemme e Fassa. “Due eventi e un'unica storia che intreccia – a volte zigzagando, a volte scivolando a passo alternato – i fatti della cultura, dello sport e del costume del '900, un secolo ancora così vicino”, sottolinea Bonazza, già co-ideatrice e curatrice de 'Il Mistero dei Monti', il festival culturale che affronta il tema del rapporto tra città e montagna.
Promosso dai Comitati Organizzatori della 3Tre e della Marcialonga, con il contributo della Provincia autonoma di Trento, “SciVolando sul Novecento” – progetto al quale aderiscono i comuni di Ziano di Fiemme e di Pinzolo, il Consorzio BIM dell'Adige e la Fondazione Museo Storico del Trentino – si è aperto lo scorso 21 dicembre a Madonna di Campiglio parlando della 3Tre, ovvero della più antica competizione italiana di Coppa del Mondo di sci alpino.
Al talk show, tenutosi nella magnificenza mitteleuropea di fine Ottocento del Salone Hofer, uno degli agganci della perla delle Dolomiti di Brenta con la sua storia asburgica, hanno partecipato il giornalista Rai, Massimo Bernardini, il presidente di Colmar, Mario Colombo, la medaglia d'oro nella 30 km a tecnica classica ai XIX Giochi Olimpici Invernali di Salt Lake City, Gabriella Paruzzi, e l'ultimo slalomista azzurro a vincere la 3Tre, Giorgio Rocca, nel 2005.
Quattro autorevoli voci narranti che hanno accompagnato il pubblico presente in un viaggio indietro nel tempo tra sport, cronaca e costume, cercando di far capire quanto idee, passione e imprenditorialità siano legate a doppio filo alle imprese e ai sogni di atleti e personaggi capaci di anticipare il futuro.
Della sedimentazione culturale e storica che negli anni ha incarnato la Marcialonga, diffondendo anch'essa il nome del Trentino, si parlerà invece a Ziano di Fiemme il prossimo 29 gennaio. Su un vero e proprio palcoscenico all'aperto, in Piazza Italia alle 18, scorreranno veloci – tra immagini, musica e commenti dal vivo – i momenti epocali del Novecento, un secolo mai sufficientemente descritto ma che ha visto cambiare il mondo.
Paolo Mei, speaker ufficiale del Giro d'Italia di ciclismo e della Coppa del Mondo di mountain bike in Val di Sole nonché di Fiemme 2013, ripercorrerà i cambiamenti che hanno trasformato pure lo sci di fondo, antichissima pratica di spostamento dei popoli del Nord e oggi affascinante disciplina sportiva.
Risale infatti al 3000 a.C. l'incisione rupestre dell'isola di Rodoy, al largo della costa settentrionale della Norvegia, raffigurante un essere umano con ai piedi degli inconfondibili sci, ma è nel Novecento che questo scivolare sulla neve diventa agonismo.
Sotto al palco, alcuni atleti poseranno per un fermo immagine dal vivo, fissando per ogni decennio un modo diverso di vestire e di gareggiare.
Affiancherà Mei la commentatrice e opinionista sportiva fiemmese Claudia Morandini, ex sciatrice alpina, che legherà la parte storica a quella attuale, dando un benvenuto speciale ai circa 8.000 concorrenti (tra i quali l'olimpionico svizzero Dario Cologna, alla sua prima skimarathon trentina) di oltre 30 nazioni della 43ª Marcialonga, in programma domenica 31 gennaio sul tradizionale percorso da Moena a Cavalese.
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