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Migranti. E’ tensione in Europa dopo la decisione di Austria e Germania di voler sospendere temporaneamente gli accordi di Schengen e potenziare i controlli alle frontiere e limitare in tal modo il flusso di profughi verso il Nord Europa. Nel frattempo anche Croazia e Slovenia potrebbero adottare le stesse misure reintroducendo i controlli dei documenti ai propri confini. Ad oggi sale a sette il numero di paesi che hanno limitato o sospeso gli accordi di Schengen, firmati nel 1985, che sanciscono la libera circolazione dei cittadini nei paesi aderenti.
“Oggi è a rischio Schengen, domani ci si chiederà perché avere una moneta unica – è il commento del presidente della Commissione europea Juncker. – L’Unione europea è minacciata alla base”.
Intanto al valico del Brennero, la situazione è tranquilla. Si registra qualche decina di migranti al giorno. I controlli austriaci di frontiera, almeno per il momento, riguardano in particolare il confine versola Sloveniae l’Ungheria.
“La situazione, per il momento, è tranquilla. Siamo comunque pronti”, confermano i responsabili dell’associazione Volontarius, che si occupa dell’accoglienza di profughi e migranti al valico, dove è attiva 24 ore su 24 una struttura che può accogliere una settantina di persone.
Se dovessero essere potenziati i controlli anche al Brennero, potrebbe aumentare il numero di profughi bloccati alla frontiera. Intantola Provinciadi Trento ha offerto aiuto a Bolzano e si sta attivando per poter far fronte ad un’eventuale emergenza.
Sentiamo l’assessore Luca Zeni. (ascolta qui sotto)
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