La cartina topografica, realizzata dall’azienda trentina “4Land”, tra le migliaia di chilometri di sentieri della zona, mette in evidenza 21 itinerari legati ai principali manufatti recuperati e valorizzati da istituzioni e volontariato. “L’offerta di escursioni a tema Grande Guerra in Vallagarina è vastissima”, fa notare Anna Pisetti, responsabile delle didattica del museo. “Abbiamo scelto percorsi con diversi livelli di difficoltà, adatti a diverse stagionalità, alcuni più conosciuti e altri meno”.
Solo per elencarne alcuni, partendo dal fondovalle, la mappa riporta il campo trincerato dell’Asmara, a Ravazzone di Mori, le trincee dei Marani di Ala e il cippo di Serravalle. Basta alzarsi di qualche centinaio di metri sul livello del mare e si trovano fortificazioni del monte Giovo sul Baldo, quelle del monte Faè in Val di Gresta e di Matassone in Vallarsa.
Gli amanti delle altezze, invece, non potranno lasciarsi scappare Corno Battisti, i manufatti del Passo della Borcola, l’Altissimo, il monte Testo e la famosissima Strada delle 52 gallerie, o la traversata del Gruppo del Pasubio. La cartina guida i visitatori al trincerone dello Zugna, da raggiungere anche a piedi partendo da Albaredo, o il piccolo cimitero di Geroli, e a Forte Pozzacchio, gioiello restaurato nel comune di Trambileno.
La mappa è stata stampata in seimila copie cartacee che saranno distribuite dall’Apt e dai musei lagarini. Il documento, però, sarà disponibile gratuitamente anche online sul sito della Comunità della Vallagarina e scaricabile in formato pdf. La mappa digitale, grazie alla localizzazione Gps, funzionerà anche da navigatore, con la possibilità di registrare il proprio percorso e scattare foto geolocalizzate.
“Questo non sarà solo uno strumento per turisti o per le numerose scolaresche in visita ai manufatti”, spiega il presidente della Comunità, Stefano Bisoffi. “L’obiettivo è che venga usato anche dai roveretani per conoscere il loro territorio e la storia che lo ha così profondamente toccato”.
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