L'Azione cattolica, riunita come Triveneto, rinnova il suo impegno attraverso il confronto e il dialogo
Insieme con gioia, a servizio della Chiesa da laici responsabili. Questa è la carta d'identità e insieme l'impegno che l'Azione cattolica ha ribadito in una serie di incontri di confronto, dialogo e ascolto reciproco a livello del Triveneto. Ruolo e scopo, in fondo, di ogni cristiano battezzato che vive con pienezza la sua vocazione di laico.
Nel primo incontro, venerdì 8 gennaio, i responsabili regionali e i presidenti diocesani di Ac hanno incontrato a Cavallino (Ve) i 15 vescovi delle diocesi del Triveneto, al termine dei loro lavori sul tema "Chiesa particolare e sua presenza sul territorio. Nuove opportunità". Occasione preziosa per tessere e rafforzare il legame tra i nostri pastori e l'Associazione che costituzionalmente si pone al servizio della Chiesa locale.
Sabato 9 gennaio, invece, i responsabili diocesani che compongono il Consiglio associativo del Triveneto hanno accolto a Zelarino (Ve) una nutrita delegazione delle Presidenza nazionale di Ac, che da ottobre sta visitando le 16 regioni ecclesiali d'Italia per conoscere, ascoltare e incoraggiare i presidenti e rappresentanti degli adulti, giovani e ragazzi di Azione cattolica. Per gli addetti ai lavori, si è parlato di sinodalità, discernimento, creatività, spiritualità laicale. Al di là e dentro queste parole, però, ci siamo confrontati su come – da cristiani che abitano in questo tempo, in questo luogo, in questa storia – essere a servizio di questa Chiesa e di questo territorio. Costruendo legami autentici tra le persone, accompagnandole in ogni età e situazione di vita con lo stile che è proprio di un'associazione: insieme, camminando accanto, con gratuità, creando ponti e contatti vitali tra la comunità ecclesiale e la vita quotidiana dei laici. Con i ritmi e nei modi oggi possibili, certi che questo momento di crisi e di forte cambiamento sociale ed ecclesiale ci interpella e ci offre opportunità uniche. È una stagione complicata, ma è anche quella in cui ci troviamo a vivere, che siamo chiamati a sentire come tempo bello da abitare e da trasformare, con il carisma associativo che, con le parole del presidente nazionale Matteo Truffelli, è “anticorpo sano alla vita culturale e sociale che rischia la tristezza della solitudine”.
Infine, domenica 10 gennaio a Sarmeola di Rubano (Pd) 25 tra presidenti parrocchiali e responsabili diocesani trentini, insieme a più di 500 responsabili delle 900 associazioni parrocchiali del Triveneto, hanno condiviso con la Presidenza nazionale di Azione cattolica una giornata di fraternità e scambio reciproco di esperienze, in cui il racconto della vita dei gruppi parrocchiali si è intrecciato alla passione associativa dei responsabili e assistenti nazionali. Ne è emersa la varietà e complessità di esperienze, ma soprattutto la bellezza del servizio, la gioia e la fatica dello stare accanto alle persone nella concretezza della quotidianità, facendo da collante tra la comunità ecclesiale e il vissuto delle persone nel territorio locale.
A.R.
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