In occasione della Giornata del Migrante e del Rifugiato del 17 gennaio prossimo, il “Messaggero di Sant’Antonio” di gennaio (www.santantonio.org) racconta storie di “vita buona”, dai risvolti inediti, che hanno come protagonisti migranti che hanno deciso di fare qualcosa per il Paese che li ospita, dalla manutenzione del verde pubblico, all’insegnamento dell’inglese, al servizio nelle Caritas. A Trento, dove si occupano del decoro pubblico (“Bisogna colpire il pregiudizio laddove si annida. Molti pensano che gli immigrati stazionino senza far niente o sporcando? Facciamo vedere, invece, che sono impegnati nel tenere pulita una città che, per primi, vogliono ordinata”, spiega l’assessora comunale Maria Chiara Franzoia nell’ampio servizio “Costruttori di sogni” di Nicoletta Masetto e Claudio Zerbetto) come a Prato, tra le montagne bellunesi come nell’entroterra cosentino si moltiplicano gli esempi di buona accoglienza che incoraggiano nuove esperienze di condivisione e dialogo.
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