La comunità della Bassa Valsugana, “segnata” dalle tensioni pro e contro l'impianto di biomassa ritrova a Natale un'iniziativa di unità
Non è solo un presepe vivente, l'unico che verrà proposto in Bassa Valsugana, quello che si sta organizzando a Novaledo. E’ molto di più. Un progetto, promosso dal Comune e da diverse associazioni, fortemente voluto per unire e rasserenare un clima divenuto, in questi mesi, a volte, davvero difficile. Una comunità divisa tra favorevoli e contrari all’impianto di biomassa della Menz & Gasser. Tante famiglie dove quotidianamente si discute, anche animatamente, se costruire o meno l’impianto.
L'idea è nata dall’assessore Lorenzo Angeli e dalla collega Nadia Gasperazzo. “Il nostro scopo – ci raccontano – è quello di unire e rasserenare una comunità investita, da troppo tempo, da problematiche scottanti che alimentano dinamiche delicate da gestire”. Ma perché proprio un presepe vivente? “Perché questa manifestazione ci può davvero aiutare per iniziare a dare un piccolo ma tangibile segnale di cambiamento”.
In paese l’ultimo presepe vivente era stato organizzato nel 2004. E allora furono tantissime le persone coinvolte. Oltre un centinaio. Una tradizione, quella dell’animazione del presepe, che in Valsugana per alcuni lustri aveva mobilitato anche l’intero paese di Spera. Da molti anni, però, in Valsugana questa abitudine “di animare” il Natale é venuta meno. Ma a Novaledo quest’anno si è invertita la tendenza e, dopo mesi e mesi di lavoro, è quasi tutto pronto. La vigilia di Natale, infatti, sarà ravvivata da un vero e proprio presepe vivente e la piazza la piazza davanti al municipio dopo 11 anni tornerà a trasformarsi in un vero e proprio presepe vivente. C’è la scenografia da completare e l’intera rappresentazione da mettere in scena. L’appuntamento è per giovedì 24 dicembre, la vigilia di Natale, alle 18, la piazza del paese diverrà un vero e proprio teatro vivente. Ci sta lavorando un gruppo di lavoro che ha voluto mettersi in gioco. “In piazza è già stato posizionato un albero di Natale, alto 10 metri, che campeggerà per l’intera durata delle festa natalizie. Sarà illuminato da centinaia di luci colorate preparate dai bambini delle scuole materne ed elementari del paese”. Con il Comune collaborano i vigili del fuoco e gli alpini di Novaledo. Ma anche le scuole hanno voluto esserci. “Il presepe vivente è stato ideato ed organizzato soprattutto per i bambini e le famiglie ma anche per tutti quelli che, in paese, sapranno apprezzare il messaggio di fratellanza ed unione che solo il Natale riesce a trasmettere”. Il progetto è stato possibile grazie alla partecipazione e l’aiuto della Cassa Rurale di Levico e del Bim del Brenta. In tutto 95 i bambini coinvolti, con le loro maestre, impegnati ad allestire un presepe fotografico assieme ai genitori: i momenti salienti della serata saranno allietati dai canti del coro “Piccole Colonne” di Trento. Tutti momenti della rappresentazione saranno coordinati da Claudio Pasquini, presidente della Filolevico coadiuvato da Graziano, Nicola, Tamara e tanti altri. “Solo se uniti per la pace ed il rispetto – conclude Lorenzo Angeli – si può cambiare, ma se nessuno fa nulla, per come la vedo io, resteremo sempre immodificati!”. Giovedì 24 dicembre si comincia, alle 18 nella piazza di Novaledo.
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