Settant’anni di scautismo

Il gruppo Agesci “Arco 1” ha avviato i festeggiamenti per l'importante anniversario

Il loro saluto a dita “sovrapposte” è da sempre simbolo d'ottimismo, solidarietà, spirito di servizio e impegna nella salvaguardia del Creato. Il gruppo Scout Agesci “Arco 1” ha ricordato in una partecipata cerimonia nella chiesa della Collegiata dell'Assunta il 70° anno di fondazione. Un momento di preghiera e riflessione che ha avviato gli appuntamenti celebrativi, che poteranno in primavera alla pubblicazione di un libro storico e di un dvd con tante foto e ricordi.

“Sin dagli anni Venti erano attivi nell'Alto Garda gruppi giovanili che si rifacevano all'esperienza scout”, spiega Luigi Bombardelli già capo scout e ora memoria storica dell'“Arco 1”. “La fondazione del gruppo di Arco avvenne il 28 giugno del 1945 per opera di don Roberto Angelini, Giovanni Morandi, Guido Tavernini e Tino Chesani. Nel centro di Arco si trova per altro via Baden Powell dedicata allo storico fondatore degli scout vissuto a Londra tra il 1857 ed il 1941, inaugurata nel 1970 alla presenza del direttore Kentopp del Consiglio mondiale degli scout di Ginevra, e dove l'anno dopo è stato collocando il momento dedicato allo stesso Baden Powell”.

Negli anni tanti gli incontri nazionali e internazionali ospitati ad Arco tra mostre di pittura, fotografia e filatelia scout, e il “rally ciclistico scout del Garda” con scout provenienti da diverse nazioni. Gli scout arcensi hanno partecipato agli incontri mondiali, i Jamboree del 1975 in Norvegia, del 1999 in Cile, del 2007 in Inghilterra e del 2015 in Giappone.

“Non è mai venuto meno il nostro impegno nella comunità locale”, precisa Luigi Bombardelli. “Dal taglio della legna e la distribuzione alle famiglie all'animazione degli anziani nella Rsa, ai giochi organizzati all’asilo nido. E ancora la cura della pulizia dell’olivaia del Castello dalla via Crucis sino alla strada per Padaro, collaborando nel sistemare capitelli o croci, o sentieri locali, impegnandoci in iniziative umanitarie, come l'attuale sostegno al gruppo scout nel Kurdistan Iracheno”.

Tra i temi ispiratori, la visione cristiana della vita e la fraternità internazionale, insegnano a ragazze e ragazzi ad essere cittadini del mondo e operatori di pace. “Come scout cerchiamo di rinnovare e adeguare ai tempi la nostra proposta formativa ed educativa, rivolta a giovani e adolescenti, ma anche a Capi e adulti”, conclude Bombardelli. “Vorremmo contribuire a formare dei buoni cittadini, impegnati nel creare un mondo po’ migliore. Tanti ragazzi che hanno vissuto lo scautismo sono ora parte trainante di gruppi, movimenti e associazioni di volontariato”.

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