Acqua e beni comuni, Caprini: “Serve una cooperazione pià coraggiosa”

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Si è chiuso ieri il ciclo di incontri “La Scuola dell’Acqua e dei Beni Comuni”, il percorso di formazione iniziato il 23 ottobre, che in cinque sessioni ha affrontato i vari aspetti della cooperazione allo sviluppo connessi con la difesa dei beni comuni ed i recenti fenomeni di ecomigrazioni e landgrabbing ovvero la corsa all’accaparramento delle terre nei Paesi del sud del mondo da parte di investitori esteri.

Un percorso di formazione rivolto in primis a studenti universitari ed operatori del terzo settore, che ha avuto come focus il ruolo della cooperazione internazionale oggi.

L’iniziativa è dell’associazione Yaku, sostenuta dal Centro Servizi Volontariato di Trento, in dialogo con il Centro Formazione Solidarietà Internazionale e con la rassegna “Tutti nello stesso Piatto”e il progetto “Il Rifiuto della Terra”.

Alla fine del percorso è stato elaborato un documento da proporre alle istituzioni come ispirazione per le linee guida sulla cooperazione allo sviluppo. In merito Francesca Caprini portavoce dell’assocaizione Yaku. (ascolta qui sotto)

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