“Dendronatura” a rischio chiusura

La rivista semestrale dell’Associazione forestale del Trentino è in difficoltà economiche, ma soprattutto di abbonati. Il rilancio è possibile, ma servono nuovi sostenitori, giovani e interessati agli argomenti trattati

“Dendronatura” e “Natura alpina”, periodici pubblicati rispettivamente dall’Associazione forestale del Trentino e dalla Società di scienze naturali del Trentino affiancata dal Muse, hanno in comune una parte del nome (natura), ma anche altre caratteristiche. Formali, come la dimensione che le fa sembrare tascabili e sostanziali: il contenuto è scientifico e al tempo stesso divulgativo.

Torna alla mente l’opera più importante di Plutarco “Vite parallele”. Scrittore greco, vissuto nel I secolo d.C., nella sua opera più famosa descrive 22 coppie di personaggi greci e romani dei quali mette in evidenza tratti identitari e differenze che li hanno fatti ritenere eroi.

Anche i due periodici hanno vite parallele. Natura alpina è rinata nel marzo del 1950 con la denominazione attuale, continuando la strada già percorsa dal Bollettino della Società di scienze naturali. Per anni ha avuto una periodicità trimestrale: 4 numeri all’anno, in seguito ridotti a due, ma di maggiore consistenza redazionale. Può contare su circa mille abbonati.

Dendronatura ha iniziato il suo viaggio nel 1980, un anno dopo la fondazione dell’Associazione forestale del Trentino. Non è casuale il fatto che il nome del periodico Dendronatura sia stato proposto da Gino Tomasi, valido ricercatore e scienziato, ma anche apprezzato docente di scienze naturali e soprattutto sempre disposto a lasciare da parte libri, microscopio e provette per affrontare problemi concreti ed emergenti. Il mancato arrossamento del lago di Tovel a partire dal 1964 ne è un chiaro esempio.

Ben diversa è la situazione di Dendronatura che invece rischia la chiusura insieme all’Associazione forestale del Trentino. Non solo per questioni di bilancio, ma anche e soprattutto perché si è assottigliato di molto il numero di abbonati alla rivista e degli aderenti all’Associazione. Il 18 novembre scorso preso Palazzo Roccabruna a Trento si è riunito il direttivo che è composto da 13 persone variamente impegnate nel mondo forestale. All’ordine del giorno “Esame della situazione e proposte per il futuro”.

Avendo partecipato alla riunione siamo in grado di riferire un essenziale resoconto.

Sono stati ricordati innanzitutto i soci fondatori: Paolo e Gianna Gregori, Aroldo Sandroni, Ezio Marocchi, Andrea Cerato, Roberto Genetti. Altri validi sostenitori sono subentrati ai fondatori portando avanti i motivi fondanti dell’Associazione e della rivista. Nell’arco di oltre trent’anni, ricordati nel numero 2/2009 da Remo Tomasetti, che è stato tra i primi presidenti e continua la sua opera di infaticabile propositore e sostenitore di iniziative, Dendronatura e associazione hanno raggiunto risultati di rilievo. I numeri di Dendronatura, disponibili su richiesta, testimoniano che gli argomenti trattati hanno toccato ambiti sempre più ampi. Di alto valore scientifico e divulgativo appaiono ad esempio, a posteriori, i numeri monografici sulla rabbia silvestre, sulla selvicoltura naturalistica, sulla fitodepurazione. L’acquisizione di nuovi componenti giovani nel comitato scientifico ha contribuito all’aumento numerico dei collaboratori. Sono un felice ricordo le gite istruttive organizzate da Bruno Tamanini anche fuori dal Trentino.

Nell’incontro i partecipanti si sono trovati concordi nel costatare il calo di tensione e il progressivo cedimento di punti di appoggio. Finanziario e di adesione. Il rilancio è possibile, ma servono nuovi abbonati e nuovi aderenti, soprattutto giovani.

Le proposte sono state diverse e tutt’altro che univoche. Mettere in rete i numeri pregressi di Dendronatura. Proporre l’abbonamento e l’adesione ai visitatori del Muse. Trasferire la rivista dal cartaceo al digitale. Coinvolgere le scuole di ogni ordine e grado. Contattare ordini professionali, università, organizzazioni ambientaliste. Mantenere alto il livello scientifico degli articoli per allargare le adesioni tra gli addetti ai lavori. Aumentare il numero delle uscite privilegiando invece la trattazione di argomenti di pronta presa. Cercare appoggio in altre riviste e associazioni.

Il direttivo si riunirà nuovamente il prossimo 16 dicembre per decidere. Chi può dare qualche suggerimento o impegnarsi a collaborare si faccia avanti contattando il sito www.dendronatura.net.

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