“La strategia militare è solo una componente, ma a mio avviso non è quella decisiva. Così come sarebbe un errore da evitare criminalizzare la comunità islamica, il primo bersaglio del terrorismo”. Secondo il sociologo all’Università di Trento ed esperto di terrorismo Domenico Tosini per contrastare i gruppi terroristici dell’Isis occorre superare la logica dell’occupazione militare e dei bombardamenti per puntare invece su “un lavoro di intelligence  e di diplomazia per favorire gli accordi tra arabi sunniti e sciiti in Irak,  dove, nel 2003 dopo l’invasione angloamericana,  è nato il movimento fondamentalista di al-Quaida”.

Nella sua analisi il professor Tosini  spiega l’evoluzione del terrorismo islamico dopo l’11 settembre del 2001 . (Ascolta audio qui sotto)