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Prende il via presso l’istituto Sacro Cuore di Trento un ciclo di incontri dedicati al rapporto tra scienza e fede.
“Attraverso quattro storie di quattro grandi pionieri del pensiero scientifico – spiega Francesco Agnoli, docente di materie umanistiche presso l’Istituto e promotore dell’iniziativa – affronteremo la riflessione filosofica e teologica che spesso è sottesa all’indagine scientifica”.
Il percorso parte dalla matematica. A 250 anni dalla nascita di Paolo Ruffini, matematico, medico, filosofo e teologo e ad un anno dalla morte di Alexander Grotendieck, l’Einstein della matematica. Le gesta del pioniere della geometria algebrica saranno raccontate venerdì 20 novembre da Giorgio Bolondi, docente di matematica all’università di Bologna e membro del comitato di redazione del periodico Lettera Matematica Pristem e del sito Matematica.
Il rapporto tra scienza e fede nel secondo incontro, lunedì 30 novembre sarà affidato ad un sacerdote, don Gabriele Bernardi, che è anche un fisico e nella sua relazione ricorderà quanti uomini della Chiesa abbiano dato un contributo allo sviluppo della scienza: da Niccolò Copernico al gesuita padre Angelo Secchi, fondatore dell’astrofisica nell’Ottocento fino al monaco Benedetti Castelli padre dell’idraulica.
Il terzo appuntamento, giovedì 10 dicembre, è dedicato al beato Niccolò Stenone (1638-1686), grande anatomista e padre della geologia moderna. Il geologo Francesco Mandaglio tratterà anche il tema del dissesto idrogeologico e di cambiamenti climatici.
Infine, saranno le scoperte scientifiche, ma anche le battaglie contro gli idoli moderni dello Stato, della Classe e della Razza del grande Albert Einstein al centro del dibattito con il promotore dell’iniziativa Francesco Agnoli, giovedì 17 dicembre. “Si metterà in luce – aggiunge Agnoli ai microfoni di Trentino inBlu – anche la sua passione per la filosofia, la musica e la sua attenta e devota lettura della Bibbia. Più in generale, il senso religioso degli scienziati che, come lo stesso Einstein sosteneva, sono gli spiriti più religiosi del 20esimo secolo perché la scienza è ricerca dell’assoluto, di andare oltre la materia”
Tutti gli incontri aperti a tutta la cittadinanza si terranno alle 1730.
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