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Anche il Trentino si è fermato per ricordare le vittime degli attentati di Parigi. Ieri pomeriggio centinaia di persone hanno partecipato alla fiaccolata per la pace organizzata in piazza Duomo a Trento da sindacati, partiti politici e associazioni di volontariato. Un minuto di silenzio per ricordare le vittime delle stragi terroristiche, con la fontana del Nettuno illuminata con i colori della bandiera francese, rosso, bianco e blu. E’ di 129 morti il bilancio della strage avvenuta venerdì sera nella capitale francese, 352 i feriti, di cui 42 ancora in rianimazione.
Sui tragici avvenimenti di Parigi è intervenuto anche l’Arcivescovo di Trento mons. Luigi Bressan, nella messa celebrata ieri in occasione dell’inaugurazione della chiesa di Mori:“Siamo tutti scioccati, allibiti per tali stragi, per i morti e le ferite inflitte – ha detto mons. Bressan nell’omelia. – I mandanti vanno fermati, mentre noi preghiamo per chi soffre, per i morti, per chi giace in ospedale, per chi ha responsabilità pubbliche”.
E intanto l’Italia intera e il Trentino piange la morte di Valeria Solesin, la 28enne veneziana uccisa dai terroristi all’interno del Bataclan. La ragazza era assieme al fidanzato trentino Andrea Ravagnani, di Dro, a sua sorella Chiara e al compagno di lei. La sua morte colpisce anche l’Università di Trento, dove Valeria si era laureata in Sociologia, per poi trasferirsi alla Sorbona di Parigi per il dottorato. La giovane era anche volontaria di Emergency: “Grazie per come eri, per il pezzo di strada fatto assieme” è il ricordo di Gino e Cecilia Strada.
Mentre è caccia in Francia all’ottavo terrorista, in Siria non si ferma il raid aereo francese sulla capitale dell’Isis Raqqa, contro centri di comando e campi di addestramento jihadisti.
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