Progettone, min.Poletti: “Ponte da un lavoro a un altro”

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I 25 anni del Progettone sono stati celebrati oggi presso la sede dell’ex Whirlpool di Spini di Gardolo con un evento pubblico alla presenza fra gli altri  del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e del Presidente dell’Inps nazionale Tito Boeri.

Adottato dalla Provincia per ricollocare in lavori socialmente utili persone espulse dal mercato del lavoro a pochi mesi dalla pensione dal 1990 ad oggi il Progettone ha impiegato circa 8mila lavoratori disoccupati e 3500 sono stati portati fino alla pensione.  Attualmente garantisce un ‘occupazione a 1600 lavoratori per un investimento da parte della Provincia di oltre 49 milioni di euro all’anno. 

Nel suo intervento il ministro Poletti ha elogiato lo strumento perché ha saputo e sa combattere quella che ha definito “la condanna peggiore per  un cittadino” cioè  “l’idea di essere utile a sé e agli altri” . “Credo che questo sia l’elemento fondamentale che stiamo cercando di mettere dentro le nostre politiche: la partecipazione attiva di ogni cittadino”.

“Il Progettone – ha aggiunto – ha portato tante persone alla pensione, ma probabilmente la sua missione non potrà essere sempre questa, ma un ponte da un lavoro a un altro”. “Ci sono condizioni specifiche del Trentino, ma non significa non si possano raccogliere delle sollecitazioni per trasferire il modello altrove. Questo impianto deve essere sostenuto da imprese, pubblico e cittadini”.  

E a proposito del fondo di territorialità la cui costituzione sta definendo con le parti sociali per garantire un sostegno al reddito  nel periodo di non lavoro ai dipendenti di imprese che non possono accedere alla cassa integrazione guadagni Poletti ha confermato il via libera del Governo (Ascolta audio qui sotto)    

L’esperienza trentina del Progettone è stata elogiata anche dal presidente dell’Inps Tito Boeri “E’ un’esperienza che si può esportare altrove – ha detto –  applicandola magari dopo avere usato gli altri ammortizzatori sociali. “Ci sarebbe un altro terreno su cui il Trentino potrebbe diventare terreno di sperimentazione – ha proseguito Boeri – ovvero un rapporto più stretto tra le cosiddette politiche passive e politiche attive del lavoro”.

A margine dell’evento Tito Boeri ai nostri microfoni ha parlato anche della necessità di rimediare al problema irrisolto degli esodati e della sua proposta – lanciata in un’intervista su Rai tre –  di tagliare fino al 50% i vitalizi dei politici che superano quota 80- 85mila euro all’anno” (Ascolta audio qui sotto

 

 

 

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