La musica nella liturgia non si pone come mera “colonna sonora” o come semplice abbellimento della vita cultuale della comunità cristiana. Testo e musica, se ben scelti e pertinenti a quanto si celebra, hanno la facoltà di introdurci nel mistero che stiamo celebrando e, nel contempo, ci svelano un po’ il disegno d’amore del Padre, delineandone, per quanto possibile, i contorni del suo Volto luminoso. Ciò può avvenire attraverso testi significativi e pertinenti (a cui fa riferimento il repertorio diocesano che raccoglie un congruo numero di canti per le assemblee cristiane) e la bellezza della musica.
Quanto ai testi è necessario formare gli operatori musicali ad una selezione ragionata e responsabile.
Gli incontri di formazione per direttori di coro, cantori e organisti, i corsi continuativi presso l’istituto Diocesano di Musica Sacra, i laboratori dedicati ai cori giovanili, cercano di mettere in equilibrio gli elementi che, attraverso la musica liturgica, possono svelare il Volto di Dio.
Paolo Delama
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