Comincia domani, venerdì 23 ottobre,  la “Scuola dell’Acqua e dei beni comuni”.  

Un percorso di formazione rivolto in primis a studenti universitari ed operatori del terzo settore, che avrà come focus il ruolo della cooperazione internazionale oggi.

L’iniziativa è dell’associazione Yaku, sostenuta dal Centro Servizi Volontariato di Trento, in dialogo con il Centro Formazione Solidarietà Internazionale e  con la rassegna “Tutti nello stesso Piatto”e il progetto “Il Rifiuto della Terra”.  

Un ciclo di incontri che fino al 4 dicembre affronteranno  i vari aspetti della cooperazione allo sviluppo connessi con la difesa dei beni comuni ed i recenti fenomeni di ecomigrazioni, landgrabbing ovvero la corsa all’accaparramento delle terre nei Paesi del sud del mondo da parte di investitori esteri,  si parlerà poi di educazione e di libera informazione. 

Cinque appuntamenti laboratoriali a cadenza settimanale,  con  presentazioni di libri, film e media di settore : dal filosofo e scrittore Marco Bersani, al giornalista di guerra di Emergency Christian Elia; dal giurista Ugo Mattei alla giovane regista spagnola Nocem Collado, autrice del docufilm “La donna e l’Acqua”. Insieme a tanti altri ospiti provenienti da movimenti sociali, mondo dell’associazionismo, Università e mondo dell’informazione. E con la collaborazione di istituzioni, centri sociali, musei.  

Come il primo appuntamento domani al Muse, che ospiterà l’incontro “La finanziarizzazione della Natura fra cambiamento climatico e conflitti sociali”.  Intervengono  il glaciologo del Muse Christian Casarotto,  e Tancredi Tarantino di Re:Common, con i quale si approfondiranno gli aspetti della finanziarizzazione della Natura, i green assets, il landgrabbing; Yaku esporrà i propri interventi in Colombia, riflettendo sulle nuove sfide del Paese da un punto di vista sociale ed ambientale, all’indomani della firma dell’accordo di pace.

Alla fine del percorso verrà elaborato un documento da proporre alle istituzioni come ispirazione per le linee guida sulla cooperazione allo sviluppo.  In merito Francesca Caprini  portavoce dell’assocaizione Yaku (Ascolta audio qui sotto)